Corsari del Gusto®

liberi pensieri di un contadino della provincia di Cuneo e dei suoi amici

Archivio per la categoria 'corsari allegri'

NASHI e Salame d’Oca del Corsaro

golosaria nashi e salame

Perchè questo abbinamento? Perchè no?

Come antipasto, freddo, credo che sia un abbinamento veramente ben riuscito senza le forzature, tipiche, di una certa qual cucina detta “creativa”.

E bono! Punto e basta.

Non c’è quel dolce/salato che odio perchè è come mettere due paia di mutande, perchè indecisi o per averne una di scorta.

C’è il salame d’oca (50%oca, pancetta di maiale pesante cuneese, spezie…) prodotto da Valerio Fenoglio (clicca) con le oche di Cascina Peschiera (clicca) si “fonde” sul palato, dando una sesazione di morbidezza, di equilibrio, di rotondità.

C’è il nashi (clicca) che con la sua succosità sposa i sapori del salame e lo accompagna in una sorta di  “dolce  fine”.    (dove dolce sta per delicata.)

E, per innaffiare il gargarozzo, in questo caso è d’obbligo un secco. Assolutamente secco! Durante Golosaria ho avuto modo di sperimentare quelli che avevo a “tiro” e, in modo particolare, ho trovato perfetto il secco di una cantina classica italiana: Carpenè Malvolti. Cserszegi, vino spumante brut (clicca) che ho potuto conoscere grazie all’amico, Giovanni Pomati che gestiva lo stand davanti al mio. (Hai capito grande John chi ti ha scolato le otto pinte di brut?)

Camillo Langone: omaggio all’oca.

Di Camillo Langone

11 novembre 2009

San Martino, oca, castagne e vino. Se l’undici novembre manca di questi ingredienti è una giornata sprecata. Quest’anno il vino c’è (il vino c’è sempre), le castagne pure (basta comprarle dal caldarrostaio), l’oca invece è un problema in ogni accezione. L’oca pennuta è semiestinta, il salame d’oca si trova solo in Lomellina e a Savigliano e il ricordo di una succulenta coscia d’oca mangiata a Piàdena si perde nella nebbia della pianura e del tempo. L’oca nuda, la donna-oca, è ancor più rara: non si trova una svampita neanche a pagarla, le ragazze sono tutte laureate e quindi più stupide che in passato però presuntuose come tacchini, gallinacei che, per motivi geografici e cronologici, con San Martino non c’entrano nulla. (fonte: Il foglio)

L’oca pennuta è semiestinta è una frase che mi ha colpito. E’ vero!  Ma non solo l’oca, si estingue il mondo rurale, i mercati e l ‘aia dove correvano polli, oche, anatre e rappresentavano la MULTIFUNZIONALITA’ dell’azienda agricola. Pensate che l’aia e gli animali di bassa corte hanno rappresentato per anni l’unica fonte di sostentamento della donne rurale, eggià!

Grazie Camillo di questa tua perla. (By Corsaro)


Notizie vaganti

Ogni tanto leggo, con fatica,  i quotidiani locali (poco) e nazioanli (poco +)

Salto di norma le prime pagine: non capisco perchè le barzellette non le mettono al fondo, come un tempo.

Due notizie mi hanno interessato quel minimo per poi ricordarle giorni dopo. La prima è il progetto dei cari amici gialli, ovvero CD, del creare una rete nazionale di gdo verde sfruttando la rete dei CAP (Consorzi Agrari Provinciali). La seconda è l’invito dei cari amici lenti, ovvero slowf, di bere vini che costano sotto i 10 euro perchè l’ingordigia di danari dei signori del vino da trenta euro a bottiglia ha prodotto l’attuale ingolfamento del mercato vitivinicolo. La colpa, sempre secondo i lenti che scrivono su LA STAMPA di ieri, è dei critici che negli anni hanno spinto solo cantine con 5 stelle. (hai hai, prevedo botte da orbi)

Allora, tutti seduti, e procediamo con calma perchè oggi la querela è facile!

Ai gialli: Bene bravi e bis! Ottima idea che avevo già letto nel blog di un fanatico: clicca, siediti comodo e leggi.

Ai lenti: Bevo un dolcetto di Dogliani, Valdibà la zona migliore,  da 3,5 euro a bottiglia. Ancora meno se lo compri sfuso. Grazie lo stesso del consiglio. Prosit!

Cuneo: “Fiera del Marrone”

A Cuneo anche quest’anno si è svolta la fiera della castagna detta anche  marrone. Una bella fiera con una affluenza notevole (più di 100.000 capoccie) che dura quattro giorni, dal giovedì alla domenica.

Ho partecipato anni addietro, l’ultima volta, se non mi sbaglio,  nel 2006. Mi ricordo che dopo la fiera scatenai un bel casino… Furono quattro giorni duri di cui tre di brutto tempo e alla domenica, noi produttori eravamo veramente sclerati. Ma la  lamentela più “sonora” era quella della scadente (diciamolo) qualità di certi espositori: “tre salami millo lire”.  Anche la location ci andava male: sempre più in fondo via Roma, verso il cimitero,  lontano dalla Piazza Galimberti, il cuore della città.

Ma l’ unico che mise nero su bianco queste lamentele indovinate chi è stato? Eccomi qui, per servirvi! Scrissi un bel pezzo, indirizzato al Signor Sindaco di Cuneo Alberto Valmaggia, e lo inviai ai giornalai locali, OPS, ai giornali locali.

Finì che il Sindaco mi fece l’onore di una Sua personale convocazione (chissa quanti leccaculo si sono morsicati le palle e si sono prodigati per cercacre di spiegare al “Primo Cittadino” la mia totale pericolosità in quanto “spirito libero”) per discutere “insieme” le eventuali migliorie per la fiera. Negli anni a venire la  Fiera del Marrone migliorò in qualità di espositori (qualche zecca, ahimè, sopravvive ancora) e location che quest’anno è FINALMENTE in cima a via Roma, attaccata a piazza Galimberti.

Veniamo al dunque, all’oggi.  Farei due belle segnalazioni di produttori:

1) BUTTIERO E DOTTA, Cascina Bulla, ROCCAVERANO: Robiola di Roccaverano D.O.P e ottimi caprini. (0144-93183   http://www.buttieroedotta.com)

2) LA FISSELLO DOC – Formaggi d’alpeggio Caprini e Vaccini a latte crudo – Via Contrada Gelata 10, Frazione Morra, Villar S.Costanzo (CN) (347-8719121/338-3020788)

Altra segnalazione è che con immenso piacere ho visto diversi giovani, figli di agricoltori, diplomati perito agrario ed  ex allievi di mia moglie, che hanno intrapreso l’attività di contadino-produttore e commerciante dei propri prodotti. Chi nel miele, chi nei formaggi, chi nella carne e salumi…Cosa vuole dire? Che UNA NUOVA GENERAZIONE DI AGRICOLTORI SI STA FACENDO STRADA, LONTANI DALLE LOGICHE BARBARE DEI NEGRIERI DELL’AGROINDUSTRIA. LIBERTA’!! (By Corsaro)