Corsari del Gusto®

liberi pensieri di un contadino della provincia di Cuneo e dei suoi amici

Fuori i mercanti dal tempio!

I video di Joel Salatin e del suo metodo alternativo di allevamento dovrebbero fare riflettere. Metto subito in chiaro che la mia non è una critica in quanto animalista, comunista, figlio dei fiori, idealista e stronzate simili.

Sono, anche se non gradisco il titolo ed i titoli in genere, un imprenditore agricolo per cui: “conti alla mano.”

La mia è una critica che nasce dalla esperienza diretta di ex allevatore intensivo. Esperienza che non rinnego e che è durata cira 20 anni. E non sono pochi!

Questa esperienza mi conferisce tutti i titoli necessari per esternare il mio giudizio finale sugli allevamenti intensivi: DISASTROSI!  Utili solo a generare un flusso di danari che va a mantenere un indotto di cui l’allevatore è SOLO UNA COMPARSA, un “pezzo” del  sistema malato, un operatore manuale su cui poggiano tutti i rischi d’impresa ed i fallimenti vari e ricorrenti caratteristici degli allevamenti intensivi.

Che fare allora?

Tornare a considerare gli animali “esseri viventi”, dare loro gli spazi necessari per le loro normali funzioni vitali e permettere loro una vita anche al di fuori di quattro mura: riportare gli animali nei campi! Siano essi oche, polli, bovini o suini. Togliere dalla grinfie di pseudo-industriali del male le azienda agricole che di agricolo hanno solo il nome perchè, ADDIRITTURA, senza terra! Realtà che, anche se incredibile, esistono!

Al bando le strutture-lager!

Al bando tutta qualla tecnologia che solo l’uomo cieco e arrogante, cancro del pianeta, vuole e considera “benessere animale”!

Questo lavoro può essere riassunto in una parola: ETICA!

Non è vero che negli affari non i vuole sentimanto! Questa è una grossa stronzata, un falso archètipo, frutto di una propaganda atta a farci diventare automi, servitori di un pensiero immondo, lontanissimi da tutto quello che poteva essere il “progetto uomo”.

Se immaginiamo che il  “tempio” sia la nostra esistenza allora fuori i mercanti dal tempio e tornando al mestiere agricolo: mettiamo etica, morale e sentimento in quello che facciamo.

A quando questo miracolo?

DELIRIO FINALE:

Il fatto che un Joel Salatin esista in U.S.A, terra di contraddizioni, di cui tutti sappaimo su quali basi “democratiche” poggi il loro sistema è l’elemento chiave da tenere in considerazione.

Se il popolo americano, grasso e pasciuto, addormentato nella convinzione della superiorità di specie sente il bisogno di un Joel Salatin non capisco perchè il popolo italiano, tutto pizza, mandolino e grandi sentimenti non possa crescere e ritrovare la rotta per una esistenza più…UMANA!

 Siamo in tempi da funghi e, talvolta, ci si incappa con quelli allucinogeni. Non badate a ciò che ho scritto! (By Corsaro)

 

2 Commenti »

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2 Risposte a “Fuori i mercanti dal tempio!”

  1. 1

    Stefano Mariotti dice:

    Dichiarare i propri errori, per quanto commessi nel passato, è un atto non da tutti e che ti fa onore. Onestà intellettuale pura, in un mondo di sudici profittatori, colpevoli consumatori che non sanno e giornalisti che non fanno (informazione onesta).

    Conobbi anni fa un veterinario omeopata che raccontò il suo percorso professionale, passato attraverso la genetica spinta, le razze “migliorate” (si chiamano così perché migliorano il business di chi le commercializza), embryo transfer, etc. Beh, descrisse il suo excursus come un calvario interiore. Toccò il fondo e cominciò a risalire – con grande fatica e determinazione – la china. Oggi lo muove la consapevolezza di essere nel giusto e la grande autostima che ha saputo dare a sé stesso.

    Tu, Edo, sei un grande testimone del tuo mondo.

    Sul “come cambiare” l’andazzo, bisogna far prendere coscienza ai consumatori, ambientalisti e animalisti in primis, che gran parte delle responsabilità è di chi consuma certa roba. Serve una campagna moralizzatrice come quella fatta in dieci o venti anni sulle pellicce “naturali”. Bisognerebbe sbattere certe scene in faccia alla gente sino a portarli alla nausea per quel che mangiano. Devono sapere, sapere, sapere e arrivare a vomitare i loro stessi immondi pasti.

  2. 2

    Corsaro dice:

    Che piacere leggerti da queste parti!

    Più che errore l’esperienza di allevatore intensivo lo “sistemata” nel bagaglio di vita come esperienza. Ma non è stato facile…

    Da piccolo allevatore di conigli amatoriale, intorno ai 15 anni passai a 17 a fare l’allevatore professionista. Al tempo (anni 80) non c’erano grandi porcherie tra l’attrezzatura del giovine allevatore…
    Fu un lento scivolare nelle sabbie mobili per poi un giorno, nel gennaio 1996, scoprire che nel MANGIME C’ERA PURE L’ARSENICO! Un inferno fino al 2000, quando riuscii a fermarmi pagando a caro prezzo questa scelta.

    Oggi la lotta è ancora più dura perchè manca l’incoscenza dei 20 anni!!

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