Corsari del Gusto®

liberi pensieri di un contadino della provincia di Cuneo e dei suoi amici

Falsi miti e falsi eroi

Il mito e l’archètipo del mito sono i pilastri sui quali la civiltà umana ha poggiato la propria esistenza ed evoluzione. A scuola ci hanno fatto studiare i classici, l’epica, la storia e bene o male siamo venuti a conoscenza dei grandi miti ed eroi del passato.

MA DA DOVE NASCE IL MITO?
Dal desiderio inconscio dell’uomo ad elevarsi, a camminare eretto, a sfidare l’ignoto per andare “avanti”…

Abbiamo bisogno di identificarci in un esempio forte, impavido, senza macchia, pronto a combattere, anche i Titani, per raggiungere o difendere i propri ideali.

Ma, pensandoi bene, tutto è influenzato dal desiderio inconscio del mito. Anche la propaganda pubblicitaria giuoca questa carta: per esempio la “ leggendaria” robustezza di una marca di automobili, di una lavatrice, di un frullatore!

(Bè, ultimamente giuoca di più la carta “bonazza semi-nuda” ma questa è un’altra storia…)

Ma che ci azzecca stù fatto?

Ieri sera, in TV, ho potuto ascoltare, in tutta tranquillità, il Mounsù Marchionne che esponeva il Marchionne-pensiero sulla situazione FIAT in Italia. Di conseguenza, stamattina, sempre in TV, i vari commenti di sindacati ed affini,  su questo tema molto caldo.

Io la penso così:

Con tutto il rispetto al Mounsù Marchionne, da contadino a metalmeccanico, da imprenditore ad imprenditore, da uomo ad uomo dico che non si può cancellare più di 40 anni di sussidi statali e di una costruzione sistematica di un monopolio industriale operato da questa (grande) azienda con mezzoretta di “tirata d’orecchia” televisiva!

Forse il Mounsù Marchionne non poteva andare oltre ma, penso, che se vuole passare alla storia, essere un mito, l’eroe nazionale che ha creato una vera impresa (ed in Italy ne avremmo assai bisogno) non esiti, non tentenni: ma sputtani per benino 40 anni di malagestione, di intrallazzi, di interessi privati, di malaffare, di cassa-integrazione pagata da pantalone, di accordi sottobanco alla faccia dei lavoratori.

Che sputi fuori nomi, cognomi e parenti fino al 5 grado di chi, sia esso persona, animale o cosa, ha tenuto in ostaggio per 40 anni una industria ed una Nazione intera!

Di falsi eroi, arrivati dal nulla, che si professano salvatori delle masse,  difensori dei ceti deboli della seria: un tozzo di pane per tutti, ne abbiamo le palle  piene! Di falsi eroi dalle liquidazioni  d’oro ne abbiamo le palle piene! Qui abbiamo bisogno di un vero eroe, di un vero mito, di un cuore impavido che non chiuda con il passato: ma lo disintegri! 

Per dirla breve: uno con due coglioni così! Eh Sergio?

 

Solo dalle ceneri si risorge, il resto è “finte palle”.  (By Corsaro)

 

3 Commenti »

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3 Risposte a “Falsi miti e falsi eroi”

  1. 1

    iurato dice:

    e già! la fiat è stata una palla al piede dell’italia e ora marchionne ribalta la frittata dicendo che l’italia è al palla al piede della fiat. di fatto , l’italia è la palla al piede degli italiani e quindi di ogni impresa perchè, paradossalmente, il sistema che ha favorito la fiat ( e tanti altri) è il sistema che ci fa andare indietro come nazione. il guaio è che in questa italia tutti hanno ragione e torto.

  2. 2

    iurato dice:

    caro Corsaro, il precedente è il primo intervento sul tuo blog. non dico che è una cosa importante ma , sicuramente, degno di nota.

  3. 3

    Corsaro dice:

    Un intervento che mi fa molto piacere, non solo degno di nota, ma di super-nota.

    Allora che dice, Muonsù Iurato, fottiamocene di tutto ed azzanniamo il primo fesso che passa? Un nostro omune conosente diceva che non è impossibile governare gli italiani ma…INUTILE!

    A malincuore riconosco che non aveva tutti i torti.

    Ma abbiamo una potenzialità latente incredibile. Potenzialità che ha riconosciuto perfino il Mounsù Marchionne!

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