Corsari del Gusto®

liberi pensieri di un contadino della provincia di Cuneo e dei suoi amici

La sostenibilità della biodiversità, in Ita(g)lia

Che bella parola: BIO-DIVERSITA’

L’insieme di tutte le forme, animali o vegetali, geneticamente dissimili presenti sulla terra e degli ecosistemi ad essi correlati. Quindi biodiversità implica tutta la variabilità genetica e ecosistemica. (  Wikipedia -vedi-)

GRANDIOSO!

COME EPITAFFIO!

Si, grandioso dedicare l’attenzione alla bio-diversità ma, mi chiedo, non possiamo dedicare l’attenzione al CIBO SPRECATO? Mi sembra un impegno più concreto, etico e raggiungibile. La logica della grande distribuzione, ogni giorno, butta nella monnezza quintalate di pane e tutta la merce che non risponde ai canoni stabiliti (lucentezza plastica).  Ci rendiamo conto che c’è un pezzo di mondo che muore di fame? L’Africa, culla della civiltà, muore giorno per giorno e noi buttiamo il pane.

La logica della grande distribuzione, degli scaffali sempre pieni, del cibo lucido, della plastica e del prendi due paghi poi è una strada a senso unico. Noi, con le nostre scelte quotidiane possiamo dare un aiuto concreto ad una economia più sostenibile. Pensiamoci! (By Corsaro)

1 Commento »

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Una Risposta a “La sostenibilità della biodiversità, in Ita(g)lia”

  1. 1

    marzia dice:

    posto che, comunque, la biodiversità è da difendere anche per aiutare la gente a non morire di fame (che se la cancelliamo in nome degli ogm teoricamente toccasana per i popoli affamati restiamo senza piante da seminare in autarchia e senza organismi naturalmente resistenti alle avversità)…
    l’altro giorno c’era una foto significativa sul giornale: pane vecchio accanto ad un cassonetto! è vero che certo pane fa schifo, ma compriamo quello buono, senza strutto, che si riprende passandolo in forno. quando poi è troppo duro, pestiamolo per fare pangrattato.
    come si fa a buttar via il pane?????

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