Corsari del Gusto®

liberi pensieri di un contadino della provincia di Cuneo e dei suoi amici

Influenza dei porci: dico la mia.

Nel 2007, in Cina, una apocalittica epidemia, detta delle orecchie blu, ha distrutto migliaia di capi portando al collasso l’intero indotto del maiale made in China. Questa epidemia tecnicamente è stata chiamata sindrome “riproduttiva e respiratoria dei maiali” (Leggi qui).

Lo abbiamo saputo?         

Come ho già scritto parecchie volte, dedicando un intero blog  (leggi qui),  sostengo da tempo una battaglia per difendere il mio e della mia famiglia DIRITTO DI ESISTERE che, dal 2005, è stato calpestato, umilato e limitato dalla presenza di una immonda porcilaia posta, con il gioco delle “tre carte”, in perfetto Italyastyle, a trenta metri dalla mia abitazione e azienda. (leggi qui).

Immonda porcilaia che mi costringe a respirare miasmi contenenti microparticelle e batteri, di sicuro, non del tutto “innocui” per la salute. Vi assicuro che varie patologie respiratorie ci affliggono da tempo: riniti, asma, bronchiti, tosse, occhi arrossati e strane influenze gastrointestinali. Vi assicuro anche che, visto l’immobilismo borbonico delle istituzioni interpellate e il rischio per la salute della mia famiglia, sono seriamente preoccupato. Ed è questo il punto. Infatti, tornando all’influenza dei porci, vi consiglio di tenere d’occhio i servizi di Monica Maggioni, sui telegiornali di  RAI uno. L’intrepida giornalista ha fatto vedere un mega allevamento di maiali (di multinazionali U.S.A), le immese vasche di liquami, ed una botola che nasconde un cimitero sotterraneo di maiali morti, posto nei pressi di un piccolo villaggio messicano dove, sembra, siano iniziati i casi. Scene che ho visto, su RAI UNO con i miei occhi, da non credere!

Ma credo che verrà censurata, troppi sono gli interessi…

Per farla breve: la correlazione tra patologie maialesche ed umane c’è, come c’è stato il salto di specie!

Non è questione di Messico o Cambogia, è questione di ALLEVAMENTI INTENSIVI: SONO BOMBE AD OROLOGERIA. Quando è che si deciderà di fare qualche passo indietro? Lo abbiamo capito tutti che gli allevamenti intensivi, e le loro logiche, sono al capolinea. Non hanno mai reso ai contadini se non l’illusione di essere imprenditori. Infatti, ad oggi, quasi la totalità degli allevamenti intensivi sono dei mangimisti o, peggio ancora, delle banche.

SVEGLIA CONTADINI ED ALLEVATORI!

Sono tornato! (By Corsaro)

10 Commenti »

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10 Risposte a “Influenza dei porci: dico la mia.”

  1. 1

    Lu Purc dice:

    http://www.dica33.it/argomenti/malattie_infettive/epatite_virale/epatite17.asp

  2. 2

    marzia dice:

    sei tornato in ottima forma, vedo!
    purtroppo l’argomento è di quelli tristi, specie per chi ha a che fare con un allevamento sì, ma di tutt’altro tipo e tutt’altra “filosofia”

  3. 3

    Luca Ripellino dice:

    E quello che succede con gli allevamenti intensivi è semplicemente “un ramo” di quello che più in generale è il malessere dell’agricoltura intensiva, quella cioè che doveva dare lavoro, creare sviluppo, e soprattutto sfamare il mondo…. Invece nel mondo ancora si crepa di fame, anche grazie all’agricoltura intensiva si crepa pure di sete, il Pianeta sta esplodendo perchè gli elementi vitali (tipo sole, acqua, aria…) mancano o sono danneggiati, e come se non bastasse, dove l’agricoltura intensiva impera, si può anche morire garzie a problemi dovuti all’obesità…. Condivido in pieno il messaggio lanciato dal Corsaro circa il passo indietro che si dovrebbe fare, però mi chiedo: lo si vuole fare? E soprattutto: anche volendolo fare, e facendolo, c’è ancora tempo, o è ormai troppo tardi?! Aspettiamo ancora qualche settimana per vedere come andrà anche quest’anno l’apicoltura (con le api che da sempre sono testimonianza vivente di come è messo il Pianeta, e non lo affermo io, ma un certo Einstein…), poi vedremo se ci sarà da ridere….

  4. 4

    Corsaro dice:

    Ciao Marzia! Mai stato così in forma.

    Guarda un pò!
    Oggi, su La Stampa, un articolo del Sig. Bagnoli che conferma (con fonte autorevolissima) quello che ho esposto io.
    Cita il Guardian che parla della mega fattoria messicana di La Gloria, il paesino messicano di tremila anime epicentro dell’epidemia di influenza suina.
    Ci informa che questa fattoria fa capo allo Smithfield Foods, colosso americano leader nella produzione di carne suina: 26 milioni di capi macellati, 421 milioni di dollari fatturati.
    E qualcuno ci vule fare credere che in Messico ci siano solo messicani!

  5. 5

    ritarella dice:

    Per essere precisi quella mega fattoria era in non ricordo che posto negli Stati Uniti, ed è stata trasferita in Messico sia per il minor costo della manodopera, sia perchè in Usa gli rompevano le scatole con normative stringenti in tema di salute, inquinamento, controlli ecc ecc, e in Messico no.

  6. 6

    Corsaro dice:

    Ciaooooooo, Rita!
    Ho latitato ma adesso sono qui.

    Si! La solita storia che si ripete all’infinito.

  7. 7

    Lu Purc dice:

    Corsaro! Ma come è possibile una porcilaia a trenta metri dalla tua casa? Le norme sono chiare: o hai fatto la casa dopo o la porcilaia è abusiva.

  8. 8

    Luca Ripellino dice:

    Forse Lu Purc non sa da quanto tempo esiste la Cascina dove abita il Corsaro…

  9. 9

    Corsaro dice:

    Lu Purc, ma guarda che nome ad hoc, non so chi sei ma Luca ti ha risposto per bene. Non posso dire altro perchè la questione è in corso in sede adatta. Ti dico solo una cosa: questa è una vicenda vergognosa che contiene tutto il “sistema tossico” che impesta ed avvolge la nostra Italia.

  10. 10

    Corsaro dice:

    http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=26088

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