Corsari del Gusto®

liberi pensieri di un contadino della provincia di Cuneo e dei suoi amici

Corsaro ghiottone: Cantina del Rondò- Neive (CN)

Federico, un lettore di questo blog, ha gentilmente segnalato i miei prodotti al signor Francarlo patron di questo locale.
Tranquilli non mi metto mica a fare il recensore. Anzi si!
Ma a modo mio.
Il locale era una cantina e tale è rimasta. La mano che lo ha restaurato è stata rispettosa delle forme e dei contenuti. C’è pure un pozzo all’interno, molto suggestivo e chiaramente dotato di adeguate protezioni. Che dire poi della cantina vera e propria attigua al locale? Notevole.
Si è subito parlato di prodotti, di materie prime e le relative difficoltà per il loro reperimento.
Purtroppo, per via della quasi scomparsa della cascina tipica, del contadino e dei mercati (agricoli) di paese, sono scomparsi gli antichi metodi di allevamento rurale che caratterizzavano gli animali di “bassa corte”come conigli, anatre, oche, faraone, tacchini, colombi e pollame vario. Carni sode, gustose e mature erano appunto le materie prime con le quali venivano preparati succulente leccornie.
Finiti gli affari, al mio congedo, il signor Francarlo mi invita a cenare: “solo un piatto di tajarin…”
Come posso rifiutare?
Ed ecco un antipasto notevole: sformato freddo di peperoni con salsa di acciuga.
Un secondo superlativo: arrosto di vitello con salsa fine alle erbette.
Da notare che il “pezzo” di vitello, piemontese sottorazza albese (doppia coscia) con il quale viene preparato l’arrosto il signor Francarlo lo chiama “sottofiletto spesso” un bellissimo termine tecnico di cui non avevo più sentito l’utilizzo, credo sostituito e preferito dal freddo e italianizzato “scamone”.
Ora vi parlo dei tajarin con sugo di Langa, frattaglie e salsiccia.
Inutile arrotolare la lingua per emettere tutte quelle effusioni e riflessioni vocali, perfino romantiche, molto in voga oggidì per definire un piatto.
Roba da tecnogastronomi.
Mi limito a un “Boni, veramente boni” che insieme a ” no boni” saranno il mio metro di misura da oggi in poi.
La lacrima agli occhi sarà poi il segno inconfondibile, il sigillo, del vero piacere di gola, una emozione di gola. E per me è questo che conta: emozioni, sensazioni e rapporti umani.
Goliardico e deciso come sempre. Senza sconti.
Il tutto innaffiato da un vino, Dolcetto d’Alba, prodotto dal vitigno Dolcetto coltivato ( preferisco dire allevato) sulle colline tipiche per la produzione del Barbaresco.
E questo la dice lunga…
Complimenti alla signora Emanuela chef e moglie del Patron Francarlo. Interessante anche il fatto che la signora Emanuela nipote del “fu” Carlo Arpino, cuoco e pasticcere in Bra, ne ha ereditato tecniche e segreti per la realizzazione delle sue “ricette perfette”.
Continuità della tradizione, che volere di più?
Cantina del Rondò-località Fausoni, 7 NEIVE (CN) tel.0173679808

5 Commenti »

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5 Risposte a “Corsaro ghiottone: Cantina del Rondò- Neive (CN)”

  1. 1

    Luca Ripellino dice:

    Edoardo, sposo in pieno la tua recensione!!
    La “Cantina del Rondò” è un posto stupendo: purtroppo ci sono stato solo una volta in vita mia, ma ne conservo un ricordo incredibilmente piacevole! Ora, dire cosa avevo mangiato quel giorno è un pò dura, sono passati 3 o 4 anni, ma ricordo che il loro carpione era qualcosa di incredibile, così come l’insalata di testina… Mi sono sempre ripromesso di andarci, magari proprio d’autunno, quando la cucina di Langa da il meglio di sè: Francarlo è u mago di tartufi, potrebbe essere l’occasione per una sontuosa “grattatina”, non prima però di assaggiare l’insalata di orecchie e musetto di maiale, vero piatto della memoria…. Ma chi se lo può soltanto immaginare oggi un piatto così?! Grande Francarlo, e grande Cantina!! Sono contento se avrà anche i tuoi prodotti, sul “saperli valorizzare”, non ho dubbi…
    Luca

  2. 2

    Anonymous dice:

    ciao edoardo, ho letto solo ora questo bel post (sono stato un pò latitante devo ammettere) e non posso che essere stracontento del bel suggerimento che ti ho dato visto il tuo resoconto: è un ristorante dal respiro di osteria magnifico in tutto, ambiente, vino , cibo e personalità del patron e di chi vi lavora!
    Creare questi ponti tra chi ama un certo stile di vita, di valori e di cultura enogastronomica è una gran bella cosa da “corsari” , no? Ci andai due sere di fila in occasione di piacere barbaresco, subito aver avuto il piacere di conoscere te e gli altri al raduno dei sovversivi a savigliano! Andateci tutti a provare la cucina e l’atmosfera speciale da francarlo..a maggior ragione ora che spero vi si possano trovare i prodotti di edoardo! Spero di reincontarti presto corsaro, ciao.
    Federico

  3. 3

    Corsaro dice:

    Ci vediamo a Golosaria : 25 – 26 novembre 2007 PALAZZO ISOZAKI TORINO.
    Ciao.

  4. 4

    mirco dice:

    pessima la qualità…carissimo e padrone sgarbatissimo.
    sconsigliato al 100%
    se volete mangiare come si deve, unire qualità a prezzi contenuti contattatemi

    sergente hartman
    Mi risulta che ti scaccolavi!

  5. 5

    gUIDO dice:

    OTTIMA SEGNALAZIONE!

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