Corsari del Gusto®

liberi pensieri di un contadino della provincia di Cuneo e dei suoi amici

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Salami d’anatra senza aggiunta di carne suina

s.anatra2In Cascina Peschiera (clicca) sono disponibili gustosi salami d’anatra Mulard senza l’aggiunta di carne, lardo o pancetta di suino. Anche il budello per l’insacco è di bovino.

Per ammorbidire la carne magrissima dell’anatra usiamo della pancia di vitella Piemontese e il risultato ci ha sorpreso.

Rimane un salame stagionato non grasso, dal sapore delicato da gustare a fette non troppo spesse.

Per chi ne abbia necessità RELIGIOSE, o di carattere SALUTISTICO, Cascina Peschiera offre un prodotto garantito senza contaminazioni di carne suina. Prossimamente ci sarà il Salame d’oca Ecumenico, prodotto più conosciuto e anch’ esso senza contaminazini di suino. Quest’ ultima golosità avrà un ulteriore “chicca” che in tutta la galassia non potete trovare…Non svelo nulla adesso, pazienza fino a quest’ autunno. (By Corsaro, foto Cascina Peschiera)

FARMSUBSIDY.ORG

€ 181.700.000.000 di  pagamenti a 20.838.172 beneficiari . Sul sito  Farmsubsidy sono riportati i nomi delle aziende, italiane ed europee, che godono di questi contributi CEE. Non aziende piccole alle quali vanno le briciole  ma quelle grandi. Quelle che sanno  fare quadrare i conti: 1+1= 1.000.000. 

 Da visitare. (By Corsaro)

Fuori i mercanti dal tempio!

I video di Joel Salatin e del suo metodo alternativo di allevamento dovrebbero fare riflettere. Metto subito in chiaro che la mia non è una critica in quanto animalista, comunista, figlio dei fiori, idealista e stronzate simili.

Sono, anche se non gradisco il titolo ed i titoli in genere, un imprenditore agricolo per cui: “conti alla mano.”

La mia è una critica che nasce dalla esperienza diretta di ex allevatore intensivo. Esperienza che non rinnego e che è durata cira 20 anni. E non sono pochi!

Questa esperienza mi conferisce tutti i titoli necessari per esternare il mio giudizio finale sugli allevamenti intensivi: DISASTROSI!  Utili solo a generare un flusso di danari che va a mantenere un indotto di cui l’allevatore è SOLO UNA COMPARSA, un “pezzo” del  sistema malato, un operatore manuale su cui poggiano tutti i rischi d’impresa ed i fallimenti vari e ricorrenti caratteristici degli allevamenti intensivi.

Che fare allora?

Tornare a considerare gli animali “esseri viventi”, dare loro gli spazi necessari per le loro normali funzioni vitali e permettere loro una vita anche al di fuori di quattro mura: riportare gli animali nei campi! Siano essi oche, polli, bovini o suini. Togliere dalla grinfie di pseudo-industriali del male le azienda agricole che di agricolo hanno solo il nome perchè, ADDIRITTURA, senza terra! Realtà che, anche se incredibile, esistono!

Al bando le strutture-lager!

Al bando tutta qualla tecnologia che solo l’uomo cieco e arrogante, cancro del pianeta, vuole e considera “benessere animale”!

Questo lavoro può essere riassunto in una parola: ETICA!

Non è vero che negli affari non i vuole sentimanto! Questa è una grossa stronzata, un falso archètipo, frutto di una propaganda atta a farci diventare automi, servitori di un pensiero immondo, lontanissimi da tutto quello che poteva essere il “progetto uomo”.

Se immaginiamo che il  “tempio” sia la nostra esistenza allora fuori i mercanti dal tempio e tornando al mestiere agricolo: mettiamo etica, morale e sentimento in quello che facciamo.

A quando questo miracolo?

DELIRIO FINALE:

Il fatto che un Joel Salatin esista in U.S.A, terra di contraddizioni, di cui tutti sappaimo su quali basi “democratiche” poggi il loro sistema è l’elemento chiave da tenere in considerazione.

Se il popolo americano, grasso e pasciuto, addormentato nella convinzione della superiorità di specie sente il bisogno di un Joel Salatin non capisco perchè il popolo italiano, tutto pizza, mandolino e grandi sentimenti non possa crescere e ritrovare la rotta per una esistenza più…UMANA!

 Siamo in tempi da funghi e, talvolta, ci si incappa con quelli allucinogeni. Non badate a ciò che ho scritto! (By Corsaro)

 

Polyface: macello polli

 

Un video che alle “signorine” può risultare orribile  ma, vi assicuro, non c’è nulla di anormale. Anzi!

Nella Polyface di Joel Salatin il pollame viene allevato in libertà e, raggiunta la maturità, è  macellato per la gioia dei buongustai. Osservate la semplicità delle strutture che, tra l’altro, permettono di vedere il processo. Niente capannoni-lager, niente numeri astronomici di animali macellati, niente da nascondere…(By Corsaro)