Corsari del Gusto®

liberi pensieri di un contadino della provincia di Cuneo e dei suoi amici

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Teoria dell’HOMO VULGARIS, ovverosia “le origini della causa”.

Dopo anni di faticoso studio e polverose ricerche negli archivi di menti eccelse ho rintracciato questa mappa, credo unica al mondo, dove si legge e vede che, nel percorso evolutivo dell’animale uomo, c’è una distaccata ma costante presenza di una essere bipede, a se stante, indicato appunto come HOMO VULGARIS. Ribattezzato dal sottoscritto: “ominicchio o culo pallido”. (Perdonatemi il pallido)

La mappa è in corso di interpretazione ma sono a buon punto. Sono anni che “percepisco” questa teoria ma ora posso dire di avere la prova che mi mancava: “la stessa origine ma strade diverse”. Infatti, l’Homo Vulgaris è un essere che ci ha accompagnato durante l’evoluzione senza mai passare da nessuna tappa. Noi, Homo Sapiens, partendo dall’ RAMAPITECUS per arrivare ad oggi abbiamo dovuto passare le varie fasi (vedi foto) L’Homo Vulgaris no: come una zecca è vissuto del nostro sudore e sangue senza mai faticare. Guardate la linea dritta che parte dal RAMAPITECUS  e arriva al HOMO VULGARIS: nessuna tappa, niente evoluzione, niente fatica. Lui si è creato un mondo nel nostro mondo meglio, una realtà nella realtà. Il suo substrato vitale è LA BUROCRAZIA. E su quest’ultima parola tanti cadono in errore. La BUROCRAZIA, come tale, è innoqua! E’ niente altro che il frutto della nostra continua ricerca della perfezione. Esistono i codici, le leggi, le normative…sono come “file” che “galleggiano” nel nostro quotidiano non facendo male a nessuno. E qui che interviene L’ HOMO VULGARIS:  come un incantatore di serpenti lui inizia la sua nenia (parla pianino, lento che quasi non lo senti…)  ci incanta, disarma e piega alle sue volontà mettendoci davanti difficoltà, che noi chiamiamo appunto BUROCRAZIA ma non sono altro che “file”,  premi CANC e vanno nel cestino. E’ trasversale, lo puoi trovare dappertutto, ha una caratteristica evidente: NON FA NULLA MA SA TUTTO, O MEGLIO, SA SEMPRE COSA E’ MEGLIO PER TE.  Mai successo di pensare: “ma quello li come cavolo fa a vivere?” Vi ricordate “Il Gatto e la Volpe di Pinocchio, “personaggi”  anche cantati da Edoardo Bennato  tempo fa: ecco esempi di HOMO VULGARIS. Ci conosce da millenni e sa come sia forte la nostra dipendenza dai sensi di colpa, giudizi altrui, mode, manie, sogni nel cassetto, debolezze, dipendenze: e ci va a nozze!

FINE PRIMA PARTE (by Corsaro)

Stand up and fight! (Alzati e cammina, ops, e combatti!)

Non vi nego che la frase ad effetto mi piace. A prescindere dalla fonte che, in questo post, non c’entra nulla.

ALZATI E COMBATTI al contadino giullare del potere che, tra mercatini del gusto, filiere corte, farmer market, mutui con i quali siesprime la propria dignità “,  è ridotto ad un burattino. Avete letto il teatrino dei numeri che questa estate veniva strombazzato in ogni Tiggì? I ricarichi del 200%, del 1000%, del 10000%. E la faccenda dell’SMS per segnalare irregolarità dei prezzi? A cosa siamo giunti: alla guerra dei poveri? E allora vai contadino, abbatti la filiera, prenditi carico di tutti i passaggi (hai le scarpe grosse) e…REGALA la tua manodopera. Tanto sei abituato, sei stato abituato! Perchè, tu contadino, DEVI, fare prezzi inferiori della gdo: perchè tu sei buono, tu sei bello tu sei uno che va lento non hai fretta di vivere e tanto meno arricchirti. Giammai!

ALZATI E COMBATTI Lento e TONTO: accusato di ogni sorta di nefandezza, di uccidere le api, di volere usare gli OGM (non si possono coltivare ma si possono importare. Buffo no?), di avvelenare l’atmosfera con le scorreggie dei propri animali, subisci la gogna e vieni esposto al pubblico ludibrio a meno che non ti converti e torni ad usare una zappa, allevi un maiale e due galline, abbai alla luna, spargi cornughia al vento, ristrutturi il rustico con piscina olimpionica e ti dai all’agriturismobusiness. Pensate che i teconoculipallidi dai loro fetecchiosi uffici, prima ci hanno svenduto (alla CEE, alla Cina ed a Gargamella), poi fanno finta di aiutarci con la bufala del territorio, del lavoro per, con, fra, nel territorio. Credetemi, a quei culacci pallidi, non frega del territorio. Frega il DANARO del territorio e dell’indotto che ruota attorno al gusto. Non avete idea di cosa costa la “macchina organizzativa”, delle fiere del gusto. Un giorno, magari, ne parleremo.

ALZATI E COBATTI  Ma come possono pensare che si diventi tutti commercianti delle nostre produzioni? E, peggio ancora, vendute a prezzi inferiori alla GDO? Sapete cosa produce questa miserabile pensata? CONCORRENZA SPIETATA! La gdo, attigendo le derrate da…”altri mondi”,  abbassa ancora di più i prezzi e buonanotte: filiera corta al tappeto. Facciamola valere per davvero la nostra qualità, non svendiamola. E allora ecco la mia idea, magari bizarra, ma perfettamente in linea con i “miracoli” che succedono in Italia. Ritornamo alla origine delle cose e al buon senso: una cosa sono i prodotti di alta gamma ( ne continui la commercializzazione chi ne è all’altezza)  e altra cosa è il cibo quotidiano. Questo senza volere fare dei distinguo ma solo per cercare un pò di  buon senso.  Basta con l’assurda e non sostenibile idea che tutti devono mangiare culatello, caviale, lingue di pappagallo e bere champagne. L’agricoltura deve nutrire la massa, come è giusto che sia e la massa non può (Ahimè! Ma l’ho capito anche io) correre per le cascine a comperarsi cose buone. E allora, dato le condizioni che ci sono, che le amministrazioni comunali facciano una ordinanza dove si OBBLIGA i supermercati locali ad usare prodotti del territorio e di qualità per una misura non inferiore all’80%. Un piccolo favore in cambio di tante rotonde, urbanizzazioni selvagge, cementificazioni galoppanti che quasi tutti i Comuni, FORSE, hanno…e qui mi fermo. Ma ancora una cosa a chi pretende di avere ricette salvacrisi: PIANTATELA DI PRENDERCI IN GIRO! SCOPRITE I PRODUTTORI LOCALI SOLO ORA? VOLETE AIUTARCI? ALLORA: BLOCCO DELLE IMPORTAZIONI, IMMEDIATO. Ecco un buon uso degli strumenti che abbiamo senza creare false aspettative e danni ulteriori. Ecco un modo che cuniugando la nostra qualità e quantità può reggere la concorrenza con quello che prima o poi finiremo con il mangiare: “nulla”, se andiamo avanti a slogan.                                                                                Pace e bene. (By Corsaro)

Parola d’ordine: PRODURRE!

O meglio PRODUCERE (latinorum…)

E’ arrivato chiaro il messaggio che Coldiretti (la “mamma” di tutti noi contadini, veri e finti) ci ha voluto mandare durante lo svolgersi del suo congresso annuale. Le scorte scarseggiano, il mare è in burrasca e allora: LAVORATE!  Coltivate, zappate, allevate insomma FATE QUALCHE COSA, Signùr!

Piantela li,  ad piùreve a col… (piantatela di piangervi addosso)

O satanasso, sembra addirittura che qualche nostalgico inneggi alla battaglia del grano e qualcun’altro voglia il sequestro di stato, in perfetto stile Soviet,  per chi non mette a disposizione della causa:  vasidafiore, giardini pensili, orti, prati inglesi e qualsiasi contenitore e fazzoletto di terra per: seminare-seminare-seminare! Preoccupatissimi (si sono gia riuniti in un consorzio) sono i NANI DA GIARDINO, quelli che si arrabbiano e ti bussano alla porta, tappandosi il nasino, quando la fossa biologica puzza. Ormai avevano raggiunto uno “status” invidiabile. Tranquilli nei giardini ed ora: fora di ciapp  (fuori dai piedi) che dobbiamo seminare…

Che dire? Nulla percarità anche se qualche domanda mi sorge spontanea.

 

PERCHE’ NO?

Nella illustrazione  possiamo vedere alcune fasi dell’operazione “prelievo fiscale” che, in quest’era del PIL sfrenato,  credo abbia raggiunto livelli insostenibili e ritorni irrisori. Chiaramente vale per dipendenti, che non hanno scampo,  e imprenditori ONESTI, che pagano le tasse.

La posizione in cui l’omone della foto si pone è la più consigliata acciocchè, “il doctor subtilis” possa svolgere, con gli attrezzi indicati, le proprie funzioni ed assicurarsi che negli angoli non rimangano tracce alcune di pecunia. Detto questo (insidacabile) mi chiedo dove si prendono i soldi per pagare e sostenere ancora questa civiltà del PIL; Perchè è pantalone che paga effetti e controindicazioni del produrre senza freni.  Civiltà dei consumi che ci ha già portato in un vicolo cieco: carburanti alle stelle, tasso inflazione raddoppiato, valore euro zero meno, forbice allargata a dismisura e, ahimè, un malaugurato ritorno al nucleare.

Produrre? Ma fino ad adesso cosa abbiamo fatto? Produrre ha dei costi, grandissimi ragazzi!! Perchè invece non facciamo tutti atto di umiltà e, riconoscendo fin troppo grassa la nostra civiltà occidentale, si incomincia a rimboccarsi le maniche e operare verso cose sostenibili, rinnovabili e risparmiose? Ma, per la barba di Odino, non è che questa strada del “produrre” ci porta dritto dritto tra le mani di una agricoltura superteconologica e di monopolio che porrà fine alla buona, pulita, giusta ma POCO PRODUTTIVA agricoltura tradizionale? Allora la stessa superfice agricola coltivata che ora rende X con i TRANScoltivatori renderà 10 volte X, le rotonde saranno salve e, come loro, saranno salvi anche i Nani da giardino. Le banche, le multinazionali delle sementi, diserbanti e concimi faranno grandi affari: CAMBIARE TUTTO PER NON CAMBIARE NULLA.  

Alcuni esempi di TRANSagricoltura…

Sicuramente mi sono sbagliato, ho preso (come al solito) un abbaglio. E’ sicuramente una interpretazione strampalata, infatti va tutto bene. Ho nessun elemento valido che, anche lontanamente, conferma i miei teoremi ma ancora una cosa mi preme:  ho fatto un sogno di come saranno le cose “dopo” dell’era TRANStecnologica. Nel sogno ho fatto una foto ad un esemplare di uomo che verrà: FINALMENTE CONTADINI!! E’ uno scoop, guardate un pò…(By Corsaro)

 

 

URCA! Sono il 4°blog (su 116) della provincia di Cuneo

(turbe da web dipendenza)

Lo dice blog Italia, mica io…
Fino a qualche tempo fa ero 5°, solo adesso mia accorgo di essere salito di una posizione ma opinioni dirette mi incalza implacabile.

Sono il numero 793 nella classifica di tutta Italia. Direi non male per un fai da te del web con modem 45 Kbps di connessione e contadino cattivo, incazzato e stanco.

Non male anche sapere che nel paese dei balocchi c’è qualcuno che, sfidando il grande occhio, scrive le sue cose sul web.
Non male che le previsioni parlano di una crescita dell’uso di internet nei prossimi anni (e le connessioni miglioreranno? il WIFI arriva?)