Corsari del Gusto®

liberi pensieri di un contadino della provincia di Cuneo e dei suoi amici

Archivio per la categoria 'buone letture'

Pecore intelligenti

pecore_intelligenti_3

 

Tratto da qualeformaggio,  blog dell’amico-giornalista Stefano Mariotti. Da leggere!  Clicca qui

(By Corsaro)

Intelligente come un asino, intraprendente come una pecora

marzia libro
 

Come preannunciato qualche settimana fa, finalmente il mio nuovo libro “intelligente come un asino, intraprendente come una pecora” è stato pubblicato.

Lo troverete in pochissime librerie e/o edicole, sarà più semplice acquistarlo on line scrivendomi, specificando l’indirizzo ed il numero di copie e pagando attraverso bonifico (qui trovate tutte le informazioni  http://asinipecore.blogspot.com).

Altra strada sarà quella delle  serate, non classiche presentazioni di libri, ma proiezioni di immagini in cui mi sentirete raccontare storie di animali, allevatori e di montagna (come recita il sottotitolo del libro).

Rinnovo pertanto tutti gli interessati a farsi vivi, sia per acquistare il libro, sia per organizzare qualche serata presso comuni, sedi CAI, ecomusei, biblioteche, ecc, ecc, ecc…

Colgo l’occasione per invitarvi alla prima presentazione ufficiale dell’opera, che si terrà il 18 dicembre 2009 a Villar Pellice, ore 21:00, presso l’ecomuseo de “la crumiere”.

A presto e… buona lettura! 

Marzia

Marzia Verona, esperta di montagna e di tutto il suo wilderness mi ha inviato questo testo in una email per presentare la sua ultima fatica. Marzia scrive anche nel suo blog, Pascolo Vagante. Chiamarlo blog, forse, è poco perchè c’è un gran lavoro di ricerca, una documentazione fotografica incredibile e tantissima passione. Leggete qua che bella storia: http://pascolovagante.splinder.com/post/21796521/Spostamenti.

Complimenti Marzia, davvero molti complimenti. (By Corsaro)

 

La strada

Un piccolo libro che si legge tutto di un fiato, perchè semplice di storie vissute, di sogni e di aspettative.  Un filo conduttore unico che unisce passato, presente e futuro dell’uomo partendo dalla nostra meravigliosa terra. Paolo Massobrio coinvolge 12 giornalisti e scrittori a raccontare la loro strada che a volte  è concreta, con nome e posizione ben definiti, o è una metafora di vita. La strada è il gusto della vita. Il libro l’ho ricevuto in dono da Rita Sanguigni, coautrice e blogger di Perle sparse, che ha scritto di una strada luogo di incontro, di gioco e scuola di vita. Questa strada era in campagna, nella periferia di Roma.  Oggi non c’è più perchè  inghiottita dal “progresso”; esiste solo nei ricordi di chi l’ha vissuta.

 

la strada

Cara Rita,

la tua “strada” mi ha portato a pensare alla spensieratezza dell’infanzia e ai luoghi che mi hanno vista ragazza.        Anche nel mio caso molti di questi luoghi hanno subito trasformazioni radicali, tanto da non essere più riconoscibili. Rimangono nei ricordi e quando ci penso mi assale un sentimento misto a felicità e malinconia che avverto pure tra le righe del tuo racconto. Grazie Rita                                                                                                                                                      Alessandra

Caro Fabio (perchè c’ero anche io e Fabio mi ha scritto una dedica)

Mariun, il matto del paese, SONO IO!  Il personaggio, classico in tanti paesi, tante volte con l’occhio gigio e l’andi un po’ dondolante, mi calza a pennello. Sai che fortuna potere passare la vita a fare scope di saggina nella ricerca della scopa perfetta? Perchè c’era arte nel suo mestiere e saggezza nei suoi modi.

Corsaro

 

Camillo Langone: omaggio all’oca.

Di Camillo Langone

11 novembre 2009

San Martino, oca, castagne e vino. Se l’undici novembre manca di questi ingredienti è una giornata sprecata. Quest’anno il vino c’è (il vino c’è sempre), le castagne pure (basta comprarle dal caldarrostaio), l’oca invece è un problema in ogni accezione. L’oca pennuta è semiestinta, il salame d’oca si trova solo in Lomellina e a Savigliano e il ricordo di una succulenta coscia d’oca mangiata a Piàdena si perde nella nebbia della pianura e del tempo. L’oca nuda, la donna-oca, è ancor più rara: non si trova una svampita neanche a pagarla, le ragazze sono tutte laureate e quindi più stupide che in passato però presuntuose come tacchini, gallinacei che, per motivi geografici e cronologici, con San Martino non c’entrano nulla. (fonte: Il foglio)

L’oca pennuta è semiestinta è una frase che mi ha colpito. E’ vero!  Ma non solo l’oca, si estingue il mondo rurale, i mercati e l ‘aia dove correvano polli, oche, anatre e rappresentavano la MULTIFUNZIONALITA’ dell’azienda agricola. Pensate che l’aia e gli animali di bassa corte hanno rappresentato per anni l’unica fonte di sostentamento della donne rurale, eggià!

Grazie Camillo di questa tua perla. (By Corsaro)