Corsari del Gusto®

liberi pensieri di un contadino della provincia di Cuneo e dei suoi amici

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Cuneo: “Fiera del Marrone”

A Cuneo anche quest’anno si è svolta la fiera della castagna detta anche  marrone. Una bella fiera con una affluenza notevole (più di 100.000 capoccie) che dura quattro giorni, dal giovedì alla domenica.

Ho partecipato anni addietro, l’ultima volta, se non mi sbaglio,  nel 2006. Mi ricordo che dopo la fiera scatenai un bel casino… Furono quattro giorni duri di cui tre di brutto tempo e alla domenica, noi produttori eravamo veramente sclerati. Ma la  lamentela più “sonora” era quella della scadente (diciamolo) qualità di certi espositori: “tre salami millo lire”.  Anche la location ci andava male: sempre più in fondo via Roma, verso il cimitero,  lontano dalla Piazza Galimberti, il cuore della città.

Ma l’ unico che mise nero su bianco queste lamentele indovinate chi è stato? Eccomi qui, per servirvi! Scrissi un bel pezzo, indirizzato al Signor Sindaco di Cuneo Alberto Valmaggia, e lo inviai ai giornalai locali, OPS, ai giornali locali.

Finì che il Sindaco mi fece l’onore di una Sua personale convocazione (chissa quanti leccaculo si sono morsicati le palle e si sono prodigati per cercacre di spiegare al “Primo Cittadino” la mia totale pericolosità in quanto “spirito libero”) per discutere “insieme” le eventuali migliorie per la fiera. Negli anni a venire la  Fiera del Marrone migliorò in qualità di espositori (qualche zecca, ahimè, sopravvive ancora) e location che quest’anno è FINALMENTE in cima a via Roma, attaccata a piazza Galimberti.

Veniamo al dunque, all’oggi.  Farei due belle segnalazioni di produttori:

1) BUTTIERO E DOTTA, Cascina Bulla, ROCCAVERANO: Robiola di Roccaverano D.O.P e ottimi caprini. (0144-93183   http://www.buttieroedotta.com)

2) LA FISSELLO DOC – Formaggi d’alpeggio Caprini e Vaccini a latte crudo – Via Contrada Gelata 10, Frazione Morra, Villar S.Costanzo (CN) (347-8719121/338-3020788)

Altra segnalazione è che con immenso piacere ho visto diversi giovani, figli di agricoltori, diplomati perito agrario ed  ex allievi di mia moglie, che hanno intrapreso l’attività di contadino-produttore e commerciante dei propri prodotti. Chi nel miele, chi nei formaggi, chi nella carne e salumi…Cosa vuole dire? Che UNA NUOVA GENERAZIONE DI AGRICOLTORI SI STA FACENDO STRADA, LONTANI DALLE LOGICHE BARBARE DEI NEGRIERI DELL’AGROINDUSTRIA. LIBERTA’!! (By Corsaro)

Fattorie Fiandino, il Grana a KM zero.

“Imprenditori di razza”. Questo è l’aggettivo che mi viene in mente mentre parlo della famiglia Fiandino.

La storia inizia con Magno Fiandino che, negli anni 20, acquistò la Cascina Palazzo a Villafalletto (CN) per dedicarsi all’allevamento dei bovini. D’ estate portava i suoi animali in alpeggio, alle sorgenti del fiume Stura di Demonte (CN), in un paesaggio da favola.  A questa favola si aggiunse in seguito il Caseificio, verso la fine degli anni 40, per opera dei figli di Magno, Giovanni, Battista e Luigi.

Oltre 50 anni fa, i Fiandino, fuori delle logiche di un certo qual immobilismo del “bogia nen” piemontese, sono lungimiranti e mettono in pratica la filiera corta, il prodotto a km zero, dal produttore al consumatore. Allevamento, coltivazione delle materie prime, trasformazione del latte in formaggio e vendita!

Oggi i cugini Mario ed Egidio Fiandino si occupano con successo dell’azienda che esporta in tutta la galassia. Non esageriamo: nel mondo conosciuto. Ed ecco l’azienda:  (clicca e leggi sotto)

corsaroeindiano [800x600]In primis l’allevamento di brune alpine, oggi accudite al signor Daljit (è il signore senza basette ma con barbone e baffoni. Quello con basette, per i pochi che non lo sanno, sono io)

Poi la trasformazione nel caseificio dove la principale produzione è il Grana (vedi foto)grana fresco

Ma non solo Grana, anche altri prodotti tra cui u na toma a latte crudo chiamata Lou Bergier (pastore in lingua occitana) e un formaggio alla birra Baladin. Straordinario è il caglio vegetale con cui vengono prodotti. Cliccando qui e anche qui potete avere tutte le notizie su questo antico metodo.

E’ stata una sorpresa trovare negli uffici dell’azienda Fiandino, come collaboratore, una “firma storica” del marketing aziendale: Lelio Bottero (clicca). Lelio, insieme all’ormai guru della birra Teo Musso (baciamolemani), operò per molti anni nella creazione e formazione di quello che è oggi: il mito della birra Baladin, la birra di Piozzo. Eggià!

E’ una bella realtà che, tra l’altro, dista 10 minuti d’ auto dalla mia azienda. E’ proprio vero: prima di cercare lontano, guarda bene quante cose belle (e buone) ci sono intorno a te! (By Corsaro,  foto by Lelio e CdG)

Pensierini per il week end

Spesso sostengo lunghe conversazioni con me stesso e sono così intelligente che a volte non capisco nemmeno una parola di quello che dico.

-Oscar Wilde –

Operazione “Horti cinesi”

(Fonte: redazione del Ministro Luca Zaia)

L’operazione, denominata “Horti cinesi”, è stata eseguita nel Comune di Prato dagli uomini del Comando Provinciale e del Nucleo Agroalimentare e Forestale di Roma del Corpo forestale dello Stato in collaborazione con il personale dell’Agenzia Regionale di Protezione dell’Ambiente e del Territorio della Toscana e della Polizia Municipale.

Sono stati sequestrati 4 ettari di campi coltivati  con  sementi non certificate provenienti dalla Cina con caratteristiche genetiche non conosciute. Sono stati posti sotto sequestro 300 buste di semi e 20 chili di sementi importati senza autorizzazione dalla Cina. Gli orti, in località “Maliseti”, erano gestiti da personale asiatico.

Il particolare grave è che queste sementi vengono introdotte nel nostro territorio direttamente dai cittadini cinesi in occasione dei loro viaggi in patria all’interno di bagagli personali,  eludendo così i controlli doganali. Tutti i nostri sforzi in questa nuova fase dovranno essere sempre più rivolti a contrastare l’arrivo dall’estero di tutti i prodotti contraffatti  che non hanno nulla a che vedere con il nostro ricchissimo patrimonio agroalimentare, tutelando così sia il duro lavoro dei nostri agricoltori, sia la salute degli italiani.

L’operazione “Horti cinesi” fa se guito a un’altra operazione effettuata sempre a Prato nei mesi scorsi presso tre ditte di cittadini cinesi che gestivano attività di coltivazione di ortaggi.

Complessivamente nelle due operazioni sono stati ispezionati circa 13 ettari di terreni coltivati a orti, sequestrate 550 buste di semi e 40 chili circa di sementi di varie specie vegetali. Dalle etichette riportanti scritte esclusivamente in lingua cinesi non è stato possibile risalire alla specie esatta e alle ditte produttrici nonché ai relativi importatori.

Le colture sottoposte a sequestro dalla Forestale sono causa di inquinamento genetico e biologico delle specie alimentari nostrane con il rischio per la biodiversità alimentare nazionale e alterano inoltre le regole di corretta concorrenza del mercato in quanto i prodotti sono immessi nei mercati locali.

I cittadini devono poter acquistare alimenti sani e sicuri e noi intendiamo tutelare questo diritto, difend endo i consumatori e tutelando allo stesso ! tempo i produttori onesti. I risultati che continuiamo ad ottenere sono la conferma che il nostro sistema di controlli funziona. Continueremo a mantenere alto il livello di attenzione nei confronti delle contraffazioni alimentari e a difesa delle produzioni italiane d’eccellenza.

Grazie Signor Ministro!

Snidare e distruggere la feccia che ci impesta il Belpaese. Oltre che questi “pesci piccoli” non si dimentichi di quelli grossi: le multinazionali che, con i loro metodi, magari più fini, ci hanno messo con il culo perterra. (By Corsaro)