Corsari del Gusto®

liberi pensieri di un contadino della provincia di Cuneo e dei suoi amici

E che CAA! 2 miliardi di euro buttati nel…

Ho trovato questo articolo di giugno. La questione ad oggi è morta e sepolta, non se ne sa più nulla.

Se non fossimo in Italia la denuncia dell’ex Commissario Agea Domenico Orlandi provocherebbe un terremoto e dimissioni a catena. Nel nostro Paese è sufficiente invece trincerarsi dietro a un “no comment”

di T N

La convenzione stipulata tra Agea e CAA prevede che gli agricoltori non paghino le pratiche relative alle domande Pac ma così non è accaduto dappertutto. In cambio della gestione del fascicolo i CAA riceverebbero circa 28 euro per ogni fascicolo aziendale. I fascicoli aziendali in Italia sono circa 1,8 milioni. Ne risulta che i CAA ricevono, per questo servizio pubblico, più di 50 milioni di euro all’anno.

Ad Agea, come ha confermato l’ex Commissario straordinario Domenico Oriani a “Italia Oggi”, sono però pervenute parecchie denunce da parte di agricoltori che avrebbero dovuto pagare per la pratica Pac.

L’agenzia stampa “Il Velino” ha documentato alcune di queste denunce e presunte irregolarità.

Ad esempio, dalla fattura numero 08VIM 02720 rilasciata il 2 luglio 2008 da Impresa Verde di Bologna – relativa alla pratica 14991521 – per “l’assistenza – si legge sulla fattura – predisposizione documentazione premio unico aziendale 2008”, vale a dire la Pac, emerge che un’azienda socia Coldiretti ha pagato 60 euro. Ma la dicitura “Assistenza predisposizione documentazione” vuol dire tutto e non vuol dir niente. Anche perché c’è un’altra ricevuta – stavolta emessa direttamente da Coldiretti Bologna – che dimostra il versamento di ulteriori 40 euro per, si legge, “consulenza Pac”.

Praticamente gli agricoltori avrebbero pagato pratiche a loro gratuite perché già coperte dalla convenzione tra Agea e Caa.
Somma giustificata sotto la dicitura di assistenza, consulenza o addirittura “quota associativa nonché la presentazione – come dice Oriani – di doppi pagamenti o pagamenti fasulli”.
E ottenere così soldi dall’Ue.
Gioco questo che ha provocato però un buco tale di denaro che da Bruxelles si sarebbero fatti i conti rilevando un saldo in negativo – per rettifica – di due miliardi di euro dal 1999 al 2007.

L’ex Commissario straordinario, accortosi di tali vistose anomalie, ha dato il via a una profonda riforma del sistema aprendo ad altri soggetti e offrendo anche ai singoli agricoltori la possibilità di gestire in proprio il fascicolo aziendale.
Ha iniziato toccando proprio i fondi destinati ai CAA, cancellando lo stanziamento di 100 milioni di euro all’anno a favore dei Centri di assistenza agricola.
Ha parto l’accesso anche ai professionisti.
Il futuro doveva essere togliere il monopolio della gestione dei fascicoli aziendali ai CAA.
Una riforma rimasta a metà dopo che Oriani ha dovuto dimettersi lasciando il posto a Franco Contarin, già responsabile politiche economiche di Coldiretti Veneto.

I CAA, come denuncia Oriani, gestiscono un giro d’affari “da miliardi di euro l’anno. Una struttura che è stata messa ora nelle mani di Coldiretti sulla pelle delle persone”.

I diretti interessati, come emerge dall’inchiesta di “Italia Oggi”, non commentano.

Coldiretti in particolare si è trincerata dietro al più classico dei “no comment”.

Meno prevedibile la risposta del Mipaaf. Questo il commento del portavoce del Ministro Zaia: “noi non rispondiamo. Se Oriani ritiene emergano elementi che non afferiscono a politica e istituzioni, vada da chi di dovere”.

Uno scandalo che in altri Paesi avrebbe provocato dimissioni a raffica.
In Italia cala il silenzio, anche grazie alla muta complicità degli agricoltori.

di T N
06 Giugno 2009 TN 22 Anno

3 Commenti »

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3 Risposte a “E che CAA! 2 miliardi di euro buttati nel…”

  1. 1

    curioso dice:

    ma dove le scovi questi articoli? è una bufala pazzesca, una invenzione dei tuoi amici.

  2. 2

    Corsaro dice:

    La verità offende?

  3. 3

    caa dice:

    E CHE CAA EVITIAMO DI DIRE DELLE COSE INSESATTE TANTO PER TROVARE LO SCANDALO ANCHE DOVE NON ESISTE…….ALCUNI PUNTI :

    1.I CAA NON SONO ENTI DI BENEFICENZA E SE OPERANO PER CONTO DELLO “STATO” E’ CHIARO CHE DEBBANO ESSERE PAGATI.

    2.SE IL “SISTEMA ITALIANO” HA PREVISTO LA NASCITA DEI CAA, CHE SPESSO SONO STRUTTURE COLLOCATE ALL’INTERNO DI ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA, E’ PER DIMINUIRE IL CARICO DI LAVORO DEGLI ENTI PUBBLICI CHE SPESSO NON RIESCONO A GESTIRE IL RAPPORTO DIRETTO CON GLI AGRICOLTORI, NE CONSEGUE CHE SE PROPRIO CI SONO DEGLI SPERPERI SONO LEGATI AL NUMERO ELEVATO DI DIPENDENTI PUBBLICI(RICORDO CHE LA MAGGIOR PARTE DELLE PRATICHE AGRICOLE VENGONO REDATTE DAI CAA PER CONTO DEGLI AGRICOLTORI)

    4. INOLTRE LEI EVIDENTEMENTE NON SA NEMMENO COSA SIA UN FASCICOLO AZIENDALE PERCHE’ SE RITIENE ELEVATA LA CIFRA DI 28 EURO A FASCICOLO AZIENDALE E’ PERCHE’ NON SA COSA VUOL DIRE GESTIRE UN FASCICOLO, ESEMPIO : SOLO L’APERTURA DI UN FASCICOLO E L’INSERIMENTO DELLE PARTICELLE CATASTALI (ESEMPIO 50 PARTICELLE CATASTALI) COME MINIMO NECESSITA DI 2 ORE DI LAVORO…SENZA CONTARE LE VARIE DOMANDE DI CONTRIBUTO CHE L’AGRICOLTORE FA PRESENTARE AL CAA, ESEMPIO LA PAC CHE NECESSITA DI UN ALTRA MEZZ’ORA DI LAVORO + IL PROTOCOLLO DELLA DOMANDE E LE VARIE FIRME…..LEI SAREBBE DISPOSTOA LAVORARE 3 ORE PER 28 EURO LORDI (CIRCA 5 EURO L’ORA)?

    5. PER QUANTO RIGUARDA LA FATTURA DI COLDIRETTI SOPRA CITATA, LE PRECISO CHE L’AGRICOLTORE PER NON PAGARE LE PRATICHE DOVREBBE PRESENTARSI AL CAA CON TUTTI I DOCUMENTI A POSTO E DOVREBBE GIA’ CONSOCERE IL REGOLAMENTO E AVERE LE IDEE CHIARE SULLE SCELTE TECNICHE CHE COMPONGONO L’ISTANZA, …QUESTO SPESSO NN SUCCEDE E IL CAA DEVE SVOLGERE UN LAVORO PROPEDEUTICO DI CONSULENZA E VERIFICA DEI DATI (ESEMPIO LA VERIFICA DEI TERRENI E LA CREAZIONE DI CONTRATTI D’AFFITTO) PRATICHE CHE NN SONO PAGATE DALLA CONVENZIONE PERCIO’ PRIMA DI TRARRE DELLE CONCLUSIONI AFFRETTATE DOVREBBE VERIFICARE QUALI VOCI COMPONGONO LA FATTURA.

    CONCLUSIONI : A PARTE LE CIFRE DA LEI SOPRA CITATECHE, CHE PRENDEREI CON LE “PINZE”, LA PREGHEREI DI EVITARE DI GENERALIZZARE E DI “SPARARE A CASACCIO” SU UN SISTEMA CHE, CON MILLE PROBLEMI, CERCA DI DARE ASSISTENZA AD UN SETTORE GIA’ IN DIFFICOLTA’.
    E SE HA DELLE IDEE SU COME DARE ASSISTENZA GRATUITA AGLI AGRICOLTORI, CHE NON E’ LEGATA SOLO ALLA COMPIALAZIONE DELLA PAC, LE PROPONGA FORSE ANCHE GLI ALTRI SETTORI POTREBBERO ADOTTARLE!!!!

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