Corsari del Gusto®

liberi pensieri di un contadino della provincia di Cuneo e dei suoi amici

Operazione “Horti cinesi”

(Fonte: redazione del Ministro Luca Zaia)

L’operazione, denominata “Horti cinesi”, è stata eseguita nel Comune di Prato dagli uomini del Comando Provinciale e del Nucleo Agroalimentare e Forestale di Roma del Corpo forestale dello Stato in collaborazione con il personale dell’Agenzia Regionale di Protezione dell’Ambiente e del Territorio della Toscana e della Polizia Municipale.

Sono stati sequestrati 4 ettari di campi coltivati  con  sementi non certificate provenienti dalla Cina con caratteristiche genetiche non conosciute. Sono stati posti sotto sequestro 300 buste di semi e 20 chili di sementi importati senza autorizzazione dalla Cina. Gli orti, in località “Maliseti”, erano gestiti da personale asiatico.

Il particolare grave è che queste sementi vengono introdotte nel nostro territorio direttamente dai cittadini cinesi in occasione dei loro viaggi in patria all’interno di bagagli personali,  eludendo così i controlli doganali. Tutti i nostri sforzi in questa nuova fase dovranno essere sempre più rivolti a contrastare l’arrivo dall’estero di tutti i prodotti contraffatti  che non hanno nulla a che vedere con il nostro ricchissimo patrimonio agroalimentare, tutelando così sia il duro lavoro dei nostri agricoltori, sia la salute degli italiani.

L’operazione “Horti cinesi” fa se guito a un’altra operazione effettuata sempre a Prato nei mesi scorsi presso tre ditte di cittadini cinesi che gestivano attività di coltivazione di ortaggi.

Complessivamente nelle due operazioni sono stati ispezionati circa 13 ettari di terreni coltivati a orti, sequestrate 550 buste di semi e 40 chili circa di sementi di varie specie vegetali. Dalle etichette riportanti scritte esclusivamente in lingua cinesi non è stato possibile risalire alla specie esatta e alle ditte produttrici nonché ai relativi importatori.

Le colture sottoposte a sequestro dalla Forestale sono causa di inquinamento genetico e biologico delle specie alimentari nostrane con il rischio per la biodiversità alimentare nazionale e alterano inoltre le regole di corretta concorrenza del mercato in quanto i prodotti sono immessi nei mercati locali.

I cittadini devono poter acquistare alimenti sani e sicuri e noi intendiamo tutelare questo diritto, difend endo i consumatori e tutelando allo stesso ! tempo i produttori onesti. I risultati che continuiamo ad ottenere sono la conferma che il nostro sistema di controlli funziona. Continueremo a mantenere alto il livello di attenzione nei confronti delle contraffazioni alimentari e a difesa delle produzioni italiane d’eccellenza.

Grazie Signor Ministro!

Snidare e distruggere la feccia che ci impesta il Belpaese. Oltre che questi “pesci piccoli” non si dimentichi di quelli grossi: le multinazionali che, con i loro metodi, magari più fini, ci hanno messo con il culo perterra. (By Corsaro)

5 Commenti »

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5 Risposte a “Operazione “Horti cinesi””

  1. 1

    marzia dice:

    eh sì, infatti… l’orticello del cinese con i semi dagli occhi a mandorla mi spaventa fino ad un certo punto, ma tutte le sementi che ci propinano le multinazionali, quelle che non possiamo propagare noi, ma siamo costretti ad acquistare anno dopo anno… quelle sì che mi preoccupano!

  2. 2

    Corsaro dice:

    Daccordissimo!
    Credo che l’inizativa sia lodevole, non è concepibile che certe comunità vivano senza rispettare le regole dello stato italiano.
    Mi chiedo comunque quali regole rispettino multinazionali e company…

  3. 3

    Irishfairy dice:

    Nessuna regola, mi pare ovvio… perchè non c’è nessuna regola da seguire. E’ questo il dramma.

  4. 4

    lupo de lupis dice:

    coltivano per l’autoconsumo non per i mercati

  5. 5

    Corsaro dice:

    Ci mancava il pensiero del lupo buonino!

    Non hai letto: “Le colture sottoposte a sequestro dalla Forestale sono causa di inquinamento genetico e biologico delle specie alimentari nostrane con il rischio per la biodiversità alimentare nazionale e alterano inoltre le regole di corretta concorrenza del mercato in quanto i prodotti sono immessi nei mercati locali.”

    E poi che centra?
    Sulle sementi c’è una precisa normativa e va rispettata.
    @Irisch: qualche regola c’è, anche il buon senso è una regola.
    C’è qualcuno che però sfrutta questi casi per fare una certa propaganda finto-buonista che ci ha portati a questi livelli da terzo mondo.
    Non esiste avere paura di uscire la sera…

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