Corsari del Gusto®

liberi pensieri di un contadino della provincia di Cuneo e dei suoi amici

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Stand up and fight! (Alzati e cammina, ops, e combatti!)

Non vi nego che la frase ad effetto mi piace. A prescindere dalla fonte che, in questo post, non c’entra nulla.

ALZATI E COMBATTI al contadino giullare del potere che, tra mercatini del gusto, filiere corte, farmer market, mutui con i quali siesprime la propria dignità “,  è ridotto ad un burattino. Avete letto il teatrino dei numeri che questa estate veniva strombazzato in ogni Tiggì? I ricarichi del 200%, del 1000%, del 10000%. E la faccenda dell’SMS per segnalare irregolarità dei prezzi? A cosa siamo giunti: alla guerra dei poveri? E allora vai contadino, abbatti la filiera, prenditi carico di tutti i passaggi (hai le scarpe grosse) e…REGALA la tua manodopera. Tanto sei abituato, sei stato abituato! Perchè, tu contadino, DEVI, fare prezzi inferiori della gdo: perchè tu sei buono, tu sei bello tu sei uno che va lento non hai fretta di vivere e tanto meno arricchirti. Giammai!

ALZATI E COMBATTI Lento e TONTO: accusato di ogni sorta di nefandezza, di uccidere le api, di volere usare gli OGM (non si possono coltivare ma si possono importare. Buffo no?), di avvelenare l’atmosfera con le scorreggie dei propri animali, subisci la gogna e vieni esposto al pubblico ludibrio a meno che non ti converti e torni ad usare una zappa, allevi un maiale e due galline, abbai alla luna, spargi cornughia al vento, ristrutturi il rustico con piscina olimpionica e ti dai all’agriturismobusiness. Pensate che i teconoculipallidi dai loro fetecchiosi uffici, prima ci hanno svenduto (alla CEE, alla Cina ed a Gargamella), poi fanno finta di aiutarci con la bufala del territorio, del lavoro per, con, fra, nel territorio. Credetemi, a quei culacci pallidi, non frega del territorio. Frega il DANARO del territorio e dell’indotto che ruota attorno al gusto. Non avete idea di cosa costa la “macchina organizzativa”, delle fiere del gusto. Un giorno, magari, ne parleremo.

ALZATI E COBATTI  Ma come possono pensare che si diventi tutti commercianti delle nostre produzioni? E, peggio ancora, vendute a prezzi inferiori alla GDO? Sapete cosa produce questa miserabile pensata? CONCORRENZA SPIETATA! La gdo, attigendo le derrate da…”altri mondi”,  abbassa ancora di più i prezzi e buonanotte: filiera corta al tappeto. Facciamola valere per davvero la nostra qualità, non svendiamola. E allora ecco la mia idea, magari bizarra, ma perfettamente in linea con i “miracoli” che succedono in Italia. Ritornamo alla origine delle cose e al buon senso: una cosa sono i prodotti di alta gamma ( ne continui la commercializzazione chi ne è all’altezza)  e altra cosa è il cibo quotidiano. Questo senza volere fare dei distinguo ma solo per cercare un pò di  buon senso.  Basta con l’assurda e non sostenibile idea che tutti devono mangiare culatello, caviale, lingue di pappagallo e bere champagne. L’agricoltura deve nutrire la massa, come è giusto che sia e la massa non può (Ahimè! Ma l’ho capito anche io) correre per le cascine a comperarsi cose buone. E allora, dato le condizioni che ci sono, che le amministrazioni comunali facciano una ordinanza dove si OBBLIGA i supermercati locali ad usare prodotti del territorio e di qualità per una misura non inferiore all’80%. Un piccolo favore in cambio di tante rotonde, urbanizzazioni selvagge, cementificazioni galoppanti che quasi tutti i Comuni, FORSE, hanno…e qui mi fermo. Ma ancora una cosa a chi pretende di avere ricette salvacrisi: PIANTATELA DI PRENDERCI IN GIRO! SCOPRITE I PRODUTTORI LOCALI SOLO ORA? VOLETE AIUTARCI? ALLORA: BLOCCO DELLE IMPORTAZIONI, IMMEDIATO. Ecco un buon uso degli strumenti che abbiamo senza creare false aspettative e danni ulteriori. Ecco un modo che cuniugando la nostra qualità e quantità può reggere la concorrenza con quello che prima o poi finiremo con il mangiare: “nulla”, se andiamo avanti a slogan.                                                                                Pace e bene. (By Corsaro)