Corsari del Gusto®

liberi pensieri di un contadino della provincia di Cuneo e dei suoi amici

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E camminando siamo arrivati a GOLOSARIA

Tre giorni a Milano, hotel Melià, per l’evento Golosaria di cui, l’amico, Fabio Cavallari nel suo blog fa una dettagliata recensione che vi invito a leggere. Cosa posso aggiungere senza cadere nel ripetere? Penso ben poco, visto che sono stati toccati ed evidenziati tutti i temi e le peculiarità del evento trascorso.

Mi voglio soffermare su un aspetto la quale “essenza” sta diventanto RIDONDANTE nella mia vita: i rapporti umani. Questo in barba al “contadino cattivo, incazzato e stanco” con cui, di solito, mi presento. Vi assicuro non è cambiato nulla, sono sempre molto cattivo, pronto alla rissa, perennemente incazzato e stanco MA (ecco l’aspetto importante) credo che Golosaria sia un segno, una dimostrazione semplice e concreta, che l’animale uomo non è del tutto rincoglionito come qualcuno sostiene e vuole farci credere, già dal mattino presto con tiggì-funebri, repliche di finti-naufraghi in finti-atteggiamenti eroici, e cartoni animati vomitevoli. ARIDATECI GATTO SILVESTRO, TOPO GIGIO, LUPO DE LUPIS, L’ORSO YOGHI E, PERCHE’ NO, STALLIO E OLLIO.

Non sono solo io a dirlo ma parecchie persone, sia visitatori che espositori, Golosaria è un crogiuolo di rapporti umani. Sicuramente il merito di essere riusciti a coniugare etica e commercio va agli ideatori, il Club Papillon. Negli anni (20) hanno messo insieme uomini e prodotti: “non parlando di sola trifola ma parlando del trifolaio!”

Per un produttore è una vetrina importante, non solo per la vendita e i contatti ma per potere raccontare il suo prodotto. Certo ha una controindicazione (per me). Tornando a casa, ripensando ai bei momenti, non posso fare a meno di farmi assalire da un pensiero: PERCHE’ NELLA MIA PROVINCIA NIENTE GOLOSARIA?  Ma non la Golosaria degli autori sopracitati ma parlo del sistema Golosaria applicato, COPIATO, negli innumerevoli eventi dedicati al gusto che, TOLTO POCHI CASI, sono ridicoli. Fiere cialtrone organizzate da cialtroni che badano solo al loro tornaconto. Un peccato perchè nella mia provincia non mancano certo mezzi, prodotti, produttori che sanno il fatto loro. Ho ancora due cose da raccontare: l’incontro con Fabio Cavallari e il “fuori programma” (grandioso) di Paolo Massobrio (immortalato da una foto) che cerca un pò di riposo tra i Corsari del Gusto. Tutto questo al prossimo post. (By Corsaro)