Corsari del Gusto®

liberi pensieri di un contadino della provincia di Cuneo e dei suoi amici

Archivio Blog

Cascina Peschiera®, la vendita diretta

Ci siamo!

Dopo anni di pensa&ripensa, cosa faccio da grande, come sviluppiamo l’azienda, facciamo il macello, il laboratorio per fare i salami…ecco che qualcosa di semplicissimo ha preso vita: la bottega aziendale per la vendita diretta.

Macello e laboratorio per fare la trasformazione, per adesso, rimangono nel cassetto. Continuo a pensare che siano un investimento troppo oneroso per una azienda agricola che all’apparenza “riduce” la filiera produttiva ma, di fatto, si accolla tutti i passaggi (e relativi rischi di impresa/costi/investimenti) che nella filiera tradizionale (allavatore/macellatore/trasformatore/commerciante/distribuzione) si spalmano tra i diversi attori. Ma di questo ne parlerò in un post specifico che seguirà a breve.

Ci siamo perchè, finalmente, dopo un anno di duro lavoro, la bottega per la vendita diretta è operativa. Da vero agricolo fai-da-te ho realizzato, restaurando una porzione di vecchia stalla della azienda, un piccolo locale per potere vendere direttamente le mie produzioni.

DSCF0933

Nella foto sopra sono alle prese con il martello pneumatico per rimuovere la mangiatoia della stalla. Avevo iniziato senza martello pneumatico, armato di una mazza a manico lungo, ma, nonostante la volontà dura e pura, ho dovuto cedere: troppo tenace! Cemento di altri tempi!

bott7

(La piglia di mattoni sulla destra della foto può essere di aiuto per  comprendere i lavori.)

Non sarà l’Hotel de Paris ma è semplice e funzionale alle mie esigenze. Qui sono in vendita i salumi di oca e di anatra Cascina Peschiera® (clicca), prodotti in collaborazione con il Salumificio Fenoglio (clicca). Il salame del Corsaro, quello di anatra mulard senza suino, i petti affumicati di anatra sono tutti esposti nel banco frigo e a disposizione dei ghiottoni che verranno in bottega.

E se poi mi dicono che leggono (assiduamente) il blog dei Corsari del Gusto…(By Corsaro)

Agriturismo il Morsetto

2Siamo a Verzuolo, provincia di Cuneo. Tra le colline ma NON SIAMO IN LANGA!

Lungi da me la malsana idea di far polemica ma, solo precisazioni…in neretto!  Questo perchè, nel mondo, la provincia di Cuneo vuole dire Langa, Langhe:  Barolo e dintorni. E noi della piana e del resto della provincia?

Ci siamo anche noi, perbacco!

E qui è un paradiso. A pochi chilometri da Saluzzo e Savigliano c’ è questa azienda della coraggiosa Lidia Borretta. Cliccando qui potete leggere la storia mentre proseguendo la lettura proverò a raccontarvi come ho mangiato.

La regia in cucina è un giovine chef che si fa chiamare cuoco (+ 1000 punti!). Il suo nome è Paolo Biadene. Poche parole, assenza di autocelebrazioni, ascolta quando parli e ti fissa negli occhi. Per quanto mi riguarda ha ottime caratteristiche per fare strada. Parecchia strada!  Nella sua cucina esprime il suo carattere: semplice, diretto e senza troppi fronzoli.

Discreto ed impeccabile il servizio in sala che si preoccupa (addirittura!) di controllare i livelli di abbeveraggio e, cosa rara, dispensa gentilezza e sorrisi.  Anche qui + 1000 punti!

Fornitissima la cantina ma  è d’obbligo, seguendo il corsaro-pensiero, deliziarsi l’ugola con vini della casa. Siamo in zona dei vini delle colline Saluzzesi ma quelli della Tenuta Monte D’ Oro (clicca)  hanno una marcia in più!

In particolare segnalo il “Ribaldo”, rosato ottimo con antipasti e primi e il “Perbacco” con carni e formaggi. Il Perbacco è ottenuto da uve Barbera, “allevate” a 750mt di altitudine.  E’ una Barbera di montagna,  recita l’etichetta!  Da provare!

Al Morsetto si può anche dormire; fare “campo base” per una vacanza all’insegna della scoperta della provincia di Cuneo: “non solo Langa”!

E dagli…che polemico! (By Corsaro)

Oca arrosto

oca arrosto 1

Per i golosi e per tutti gli estimatori dell’oca ecco due immagini che parlano da sole.

oca arrosto 2

 

Oca arrosto che ho cucinato a Pasqua, per tutta la famiglia. Ed è stato un successone! Si nota nella prima immagine che, per mantenere umide le carni, nonostante il grassetto dell’oca, ho preferito avvolgerla con del lardo di suino gentilmente fornito dall’amico Valerio Fenoglio del Salumificio Fenoglio (clicca).

Prima di avvolgerla nel lardo l’ ho cosparsa e massaggiata con un trito fatto con spezie, gusti vari  e sale.

La cottura al forno, circa 180°, per tre ore. Impensabile per un animale allevato in batteria a mangimi industriali! Credo che si disintegri!

La mia oca, l’oca di Cascina Peschiera,  era un oca di tre anni, matura, allevata con erba e granaglie. Ha “retto” egregiamente alla cottura è rimasta morbida, gustosa, una vera ghiottoneria! Poi quelle patate cotte in quel grasso fuso…(By Corsaro)

Ben tornata primavera, tra fioriture e prodotti gustosi

Lavorare nel proprio territorio non è facile o scontato come sembra. Nemo propheta in patria è, purtroppo, una dura realtà ed un’ enorme limitazione. E’ una idiozia portata avanti da esseri senza cervello, meschini, ottusi ed invidiosi. Diciamo stronzi, che si fa prima! Continua..