Corsari del Gusto®

liberi pensieri di un contadino della provincia di Cuneo e dei suoi amici

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Parola d’ordine: PRODURRE!

O meglio PRODUCERE (latinorum…)

E’ arrivato chiaro il messaggio che Coldiretti (la “mamma” di tutti noi contadini, veri e finti) ci ha voluto mandare durante lo svolgersi del suo congresso annuale. Le scorte scarseggiano, il mare è in burrasca e allora: LAVORATE!  Coltivate, zappate, allevate insomma FATE QUALCHE COSA, Signùr!

Piantela li,  ad piùreve a col… (piantatela di piangervi addosso)

O satanasso, sembra addirittura che qualche nostalgico inneggi alla battaglia del grano e qualcun’altro voglia il sequestro di stato, in perfetto stile Soviet,  per chi non mette a disposizione della causa:  vasidafiore, giardini pensili, orti, prati inglesi e qualsiasi contenitore e fazzoletto di terra per: seminare-seminare-seminare! Preoccupatissimi (si sono gia riuniti in un consorzio) sono i NANI DA GIARDINO, quelli che si arrabbiano e ti bussano alla porta, tappandosi il nasino, quando la fossa biologica puzza. Ormai avevano raggiunto uno “status” invidiabile. Tranquilli nei giardini ed ora: fora di ciapp  (fuori dai piedi) che dobbiamo seminare…

Che dire? Nulla percarità anche se qualche domanda mi sorge spontanea.

 

PERCHE’ NO?

Nella illustrazione  possiamo vedere alcune fasi dell’operazione “prelievo fiscale” che, in quest’era del PIL sfrenato,  credo abbia raggiunto livelli insostenibili e ritorni irrisori. Chiaramente vale per dipendenti, che non hanno scampo,  e imprenditori ONESTI, che pagano le tasse.

La posizione in cui l’omone della foto si pone è la più consigliata acciocchè, “il doctor subtilis” possa svolgere, con gli attrezzi indicati, le proprie funzioni ed assicurarsi che negli angoli non rimangano tracce alcune di pecunia. Detto questo (insidacabile) mi chiedo dove si prendono i soldi per pagare e sostenere ancora questa civiltà del PIL; Perchè è pantalone che paga effetti e controindicazioni del produrre senza freni.  Civiltà dei consumi che ci ha già portato in un vicolo cieco: carburanti alle stelle, tasso inflazione raddoppiato, valore euro zero meno, forbice allargata a dismisura e, ahimè, un malaugurato ritorno al nucleare.

Produrre? Ma fino ad adesso cosa abbiamo fatto? Produrre ha dei costi, grandissimi ragazzi!! Perchè invece non facciamo tutti atto di umiltà e, riconoscendo fin troppo grassa la nostra civiltà occidentale, si incomincia a rimboccarsi le maniche e operare verso cose sostenibili, rinnovabili e risparmiose? Ma, per la barba di Odino, non è che questa strada del “produrre” ci porta dritto dritto tra le mani di una agricoltura superteconologica e di monopolio che porrà fine alla buona, pulita, giusta ma POCO PRODUTTIVA agricoltura tradizionale? Allora la stessa superfice agricola coltivata che ora rende X con i TRANScoltivatori renderà 10 volte X, le rotonde saranno salve e, come loro, saranno salvi anche i Nani da giardino. Le banche, le multinazionali delle sementi, diserbanti e concimi faranno grandi affari: CAMBIARE TUTTO PER NON CAMBIARE NULLA.  

Alcuni esempi di TRANSagricoltura…

Sicuramente mi sono sbagliato, ho preso (come al solito) un abbaglio. E’ sicuramente una interpretazione strampalata, infatti va tutto bene. Ho nessun elemento valido che, anche lontanamente, conferma i miei teoremi ma ancora una cosa mi preme:  ho fatto un sogno di come saranno le cose “dopo” dell’era TRANStecnologica. Nel sogno ho fatto una foto ad un esemplare di uomo che verrà: FINALMENTE CONTADINI!! E’ uno scoop, guardate un pò…(By Corsaro)