Corsari del Gusto®

liberi pensieri di un contadino della provincia di Cuneo e dei suoi amici

Spesa consapevole

Ieri mi è capitato di essere a Torino per motivi lavorativi, e tra un impegno e l’altro, prima del rientro, ho avuto modo di comprare un pò di verdura al mercato di Porta Palazzo. Scendendo da via Milano, ho attraversato di fretta piazza della Repubblica, senza perdermi nella babele di lingue e dialetti di ogni dove, non prestando attenzione a chi urlava di regalare la merce, sorridendo al vecchietto che vendeva mazzetti di menta fresca a donne maghrebine, non sorridendo affatto a un altro vecchietto che ho visto rovistare nei cassonetti alla ricerca di qualche ortaggio di scarto ancora commestibile…. Ma questi sono i tempi: c’è da indignarsi, ma non stupirsi! E sono così arrivato sotto la “mitica” tettoia, adiacente il mercato coperto dentro al palazzo con l’orologio: lì ho trovato un contadino delle parti di Gassino che ogni giovedì e sabato è lì a vendere i suoi prodotti; inutile dire che il banco era esclusivamente di colore verde, ovvero il colore degli ortaggi di questa stagione, perchè (grazie al cielo!) del trittico immancabile pomodori/melanzane/peperoni non c’era nemmeno l’ombra! Veniamo al dunque, cioè la mia spesa: 4 etti di insalata mista, 1 kg di spinaci, 3 etti di barba di frate, una bella manciata (non ricordo il peso) di borragine, 2 mazzetti di erbette da mangiar crude, 1 mazzo di carote (ce ne saranno state 7 o 8), 1 mazzetto di rapanelli e un pò di misto “fiori ed erbe” spontanei per risotto o frittata! Bella spesa, neh?! Totale: 6,50 euro!! Buonissima, perchè tutto era fresco e gustoso; Consapevole, perchè guai a perdere la conoscenza e l’impiego delle erbe “povere” (che di sapore sono ricchissime!); Onesta, perchè ho pagato il giusto, a mia volta retribuendo il giusto il lavoro del contadino, senza i soliti passaggi intermedi dei papponi che fanno quintuplicare il valore della merce guadagnando sul lavoro di chi si spacca la schiena in campagna. Il tutto messo in una grossa busta biodegradabile, senza plastica e nylon, e chissenefrega del packaging… Naturalmente il contadino s’è guardato bene dal mandarmi via senza regalarmi un pò di prezzemolo, lo stesso che nella GDO apparsa su Report di domenica scorsa è venduto a 5 o 6 €/kg, solo perchè già tagliato-lavato-pulito-tritato-impacchettato (con plastica e nylon), perchè “ormai si ha tutti fretta”… Chi ha ragione? E soprattutto, cosa è meglio???
(By Luca Ripellino-fonte foto)

3 Commenti »

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3 Risposte a “Spesa consapevole”

  1. 1

    Corsaro dice:

    Mi fai respirare un pò di mia Torino, quella che rimarrà sempre nel cuore. Cambiano i tempi e i dialetti ma le coreografie sono sempre le stesse. Il mercato coperto ‘ad Porta Pila! Chissà quanti torinesi, moderni, sanno che esiste. I mercati rionali sono una risorsa tutta da RI-scoprire.

  2. 2

    marzia dice:

    mai sperimentato queste cose perchè, per mia fortuna, la verdura è nell’orto di casa e… tutte le erbe povere non mancano! a parte quelle coltivate (borragine & C.), basta fare 2 passi in più per trovare luvertin (germogli di luppolo), cujet (germogli di silene), ortiche e così via. mi rendo conto di essere una privilegiata, ma… sono consapevole!!

  3. 3

    Luca Ripellino dice:

    Che bello l’orto i casa, Marzia: tienilo stretto, quello è il vero tesoretto! Cmq ti consideravo già consapevole ad honorem…

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