Corsari del Gusto®

liberi pensieri di un contadino della provincia di Cuneo e dei suoi amici

Archivio per la categoria 'corsari al lavoro'

Che carne mangiamo?

Ieri sera grande puntata di REPORT su rai tre. (clicca per vedere)

Sulle famigerate flatulenze (peti) dei bovini come concausa all’effetto serra non mi pronuncio. Mi sembra una teoria bizarra, in fondo, più o meno, la flatulenza, è cosa naturale, previsa e scritta nel codice genetico…Altra cosa sono le emissioni di industrie, automobili, città e compagnia bella. Ma di questo che ne parlino gli esperti.

Sulla carne, invece, penso di potere dire la mia!

Musica per le mie orecchie: soccide, liquami, allevamenti intensivi e monocolture. Tutta roba che ho sperimentato scappando, poi, a gambe levate. Proprio così: pago ancora oggi i danni economici dell’avere praticato, ingenuamente, l’agricoltura industriale. Vergogna a lorsignori del male!

Gli allevatori intervistati hanno ammesso che la soccida (accordo di lavoro tra industriale e allevatore) è una condanna, una forzatura, verso la quale non ci sono facili vie di scampo: polli di 37 giorni? Ma VAFFAN..

 

Volete un pollo come Dio comanda? Un animale da cortile allevato in libertà e nutrito con materie prime? Bene!

Io mi metto da parte e vi presento un mio amico: Luciano Pigorini (clicca per vedere il sito)

Questa è l’agricoltura che ha un senso! (By Corsaro)

Striscia e i conti non pagati…

Avete visto il servizio su Striscia la Notizia riguardante recensioni, guide e “guidatori?”

Un servizio nel quale la Signora Silvana Stazio cuoca del ristorante  La Locanda del Castellano di Aulla (MS), stufa di un certo qual sistema, facendo nomi e cognomi, lancia il suo grido: BASTA GUIDE, RECENSORI, PARENTI ED AMICI DEGLI AMICI. Laudadio (l’inviato di Striscia) ha perfino promesso che darà il diritto di replica agli accusati. Non vedo l’ora di sentire, perchè i nomi che ha fatto sono grossi, proprio, grossi.

Forse, credo, penso che non sia il momento migliore per uscire con la Guida dei Corsari del Gusto!    Che peccato! Avevamo già 6 locali, e tante belle cose da seganalare. Sarà per il prossimo anno…(ha ha ha)

Battute a parte penso (e conosco) chi lavora seriamente e paga i conti. Non trovo giusto che, con il solito Italyanstyle, si faccia di tutta l’erba un fascio. Prima, tutti nell’orgia magna-bevi-filma-pubblica. Oggi a fare i santerelli prendendo le distanze dai metodi poco leali di qualche bischero.

Anche per un produttore non è cosa facile! Infatti se distribuisce pani e pesci, “aggradiz”, a 360° è ben visto. Se fa pagare gli assaggi, o li misura,  è un ladro!

Perfortuna che, chi è serio,  sa riconoscere i buffoni. (Clicca per vedere il video di Striscia: “fornelli polemici“)

(By Corsaro)

Influenza dei porci: dico la mia.

Nel 2007, in Cina, una apocalittica epidemia, detta delle orecchie blu, ha distrutto migliaia di capi portando al collasso l’intero indotto del maiale made in China. Questa epidemia tecnicamente è stata chiamata sindrome “riproduttiva e respiratoria dei maiali” (Leggi qui).

Lo abbiamo saputo?         

Come ho già scritto parecchie volte, dedicando un intero blog  (leggi qui),  sostengo da tempo una battaglia per difendere il mio e della mia famiglia DIRITTO DI ESISTERE che, dal 2005, è stato calpestato, umilato e limitato dalla presenza di una immonda porcilaia posta, con il gioco delle “tre carte”, in perfetto Italyastyle, a trenta metri dalla mia abitazione e azienda. (leggi qui).

Immonda porcilaia che mi costringe a respirare miasmi contenenti microparticelle e batteri, di sicuro, non del tutto “innocui” per la salute. Vi assicuro che varie patologie respiratorie ci affliggono da tempo: riniti, asma, bronchiti, tosse, occhi arrossati e strane influenze gastrointestinali. Vi assicuro anche che, visto l’immobilismo borbonico delle istituzioni interpellate e il rischio per la salute della mia famiglia, sono seriamente preoccupato. Ed è questo il punto. Infatti, tornando all’influenza dei porci, vi consiglio di tenere d’occhio i servizi di Monica Maggioni, sui telegiornali di  RAI uno. L’intrepida giornalista ha fatto vedere un mega allevamento di maiali (di multinazionali U.S.A), le immese vasche di liquami, ed una botola che nasconde un cimitero sotterraneo di maiali morti, posto nei pressi di un piccolo villaggio messicano dove, sembra, siano iniziati i casi. Scene che ho visto, su RAI UNO con i miei occhi, da non credere!

Ma credo che verrà censurata, troppi sono gli interessi…

Per farla breve: la correlazione tra patologie maialesche ed umane c’è, come c’è stato il salto di specie!

Non è questione di Messico o Cambogia, è questione di ALLEVAMENTI INTENSIVI: SONO BOMBE AD OROLOGERIA. Quando è che si deciderà di fare qualche passo indietro? Lo abbiamo capito tutti che gli allevamenti intensivi, e le loro logiche, sono al capolinea. Non hanno mai reso ai contadini se non l’illusione di essere imprenditori. Infatti, ad oggi, quasi la totalità degli allevamenti intensivi sono dei mangimisti o, peggio ancora, delle banche.

SVEGLIA CONTADINI ED ALLEVATORI!

Sono tornato! (By Corsaro)

Reduci da Golosaria atto I (Vignale Monferrato)

Golosaria (clicca e vedi sito)  si conferma una grande opportunità di lavoro e, soprattutto, di RAPPORTI UMANI.  Questo non solo in seguito ad  un interscambio di intelligenze tra produttori ma, ed è assai gradito, da un contatto con un pubblico di consumatori, appassionati, seguaci del Club Papillon con cui il dialogo è un dialogo costruttivo. In poche parole: “NON SOLO CAVALLETTE AFFAMATE DI ASSAGGI, MAGNA-MAGNA-CIAO-CIAO!”

Dopo Vignale Monferrato c’è l’appuntamento di Moncucco (clicca e vedi) sabato 14 e domenica 15 marzo.

Io sono nel pieno dei lavori, agricoli e di allevamento ma non importa, l’energia per questi eventi è doveroso trovarla!

Ora però scappo, il lavoro mi chiama. A presto! (By Corsaro)