Corsari del Gusto®

liberi pensieri di un contadino della provincia di Cuneo e dei suoi amici

Archivio per la categoria 'corsari allegri'

Fervono i preparativi del cenone?

Vogliamo chiudere l’anno in allegria e spensieratezza, parlando dei festeggiamenti di questa sera. Non che siamo mescolati alla massa che a Capodanno “per forza” deve fare qualcosa di speciale, anzi….è proprio in occasioni come le festività di fine anno che si fa più forte e vivo il nostro anelito di semplicità, di concretezza, di convivialità, di amicizia vera, di sapori genuini! Però ci piacerebbe sapere in questi giorni come i lettori del blog vivono questo momento, magari, chi vorrà, raccontandoci i preparativi di queste ore, quali sono gli ultimi acquisti, il menù di stasera e di domani a pranzo, insomma raccontare come si vivrà il passaggio all’anno 2009. E poi chi resta a casa (sua o di amici) e chi va al ristorante? Chi cucina e che cosa? A tavola, tradizione o fantasia? Cotechino con lenticchie o aragosta? Che musica avrete in sottofondo? Con cosa brinderete? Quali giochi vi accompagneranno alla mezzanotte? Botti o fontane luminose? A voi la parola…. Da parte nostra, i migliori auguri di sereno e prospero 2009, che, nonostante le difficoltà con cui viene annunciato, sarà comunque per i Corsari all’insegna dei gusti buoni e autentici, sia del cibo che della vita, riportando al centro di tutto il valore delle cose, e non solo il loro prezzo… Insomma, chiudiamo il 2008 con uno slogan (ovviamente simbolico, ognuno se lo adatti come vuole): più Parmigiano, meno iPhone, che non serva a un piffero…. Auguri a tutti!

Ricetta facile facile, e molto invernale…

Ora che l’inverno è arrivato davvero, con tante zone del nostro Piemonte sommerse dalla neve, vi proponiamo una ricetta facile e gustosa, decisamente invernale: un bel risotto con zucca e Gorgonzola! Innanzitutto la materia prima principale, il riso: per noi, manco a dirlo, Carnaroli dell’amico Carlo Zaccaria, che vi consigliamo vivamente. Solito procedimento: preparate il soffritto con un pò d’olio e poca cipolla tagliata finissima; quando questa imbiondisce, mettete in padella il riso e fatelo tostare 1 minuto, dopodichè bagnate tutto con un bicchiere di vino bianco, lasciando sfumare. A questo punto si aggiunge la zucca tagliata a dadini che già avrete fatto saltare in padella qualche minuto, giusto per ammorbidirla un pò, e poi si procede (come per qualunque risotto) bagnando di tanto in tanto col brodo, per questa ricetta consigliamo brodo vegetale o di pollo. Quando mancano al massimo 2 minuti al termine della cottura, aggiungete qualche pezzetto di Gorgonzola, girate bene col cucchiaio di legno e poi, spento il fuoco, lasciate ancora lì il risotto a riposare per 1 minuto, magari coprendo la padella con un canovaccio. Nel mentre decorate il piatto con qualche gheriglio di noce sgusciato, dopodichè buon appetito!

Dedicato a Marzia

Riprendiamo con piacere la rubrica delle ricette tradizionali da noi provate, cucinate e magnate, cercando di essere un pò più costanti che in passato, pur senza una rubrica fissa a questo dedicata. “Dedicato a Marzia“, dice il titolo: perché? Semplice: perché la ricetta che presentiamo ha nella carne di agnello l’ingrediente principale, cucinata con cipolla, patate e verze, insomma con ortaggi ormai “a tutto inverno”! Primo: è facilissima, gustosa e sostanziosa. Secondo: prendete una bella pentola di largo diametro, versate la base di abbondante olio extravergine d’oliva e cipolla tagliata non troppo sottile; fatela imbiondire per bene, e poi buttate in pentola la carne, che avrete tagliato a pezzetti (se già non ci ha pensato il vostro macellaio) e risciacquato sotto l’acqua corrente. Quando anche la carne comincerà a rosolare, aggiungete le patate a dadini e le verze a strisce sottili, mescolate tutto un paio di minuti e poi irrorate di vino bianco (mi raccomando, in abbondanza, da coprire bene la carne!) e lasciate cuocere a fuoco lento… Di tanto in tanto assaggiate, regolate di sale e pepe, e quando il vino si sarà consumato tutto, anche il vostro agnello sarà pronto da servire. Buon appetito, ma due domande prima ve le dobbiamo fare: innanzitutto, cosa ne dici Marzia di questa ricetta? E poi: chi sono (e dove) i vostri macellai di fiducia, sia per la carne ovina che per qualunque altro genere?

Golosaria atto II: Torino

Nei giorni 22-23-24 novembre 2008, presso la Piazza dei Mestieri di via Durandi 13 a Torino, si è svolta l’edizione “piemontese” di Golosaria, e qualcuno credeva che i Corsari del Gusto sarebbero rimasti a casa?! Nossignori, si era là,  per tutti i 3 giorni di durata, stavolta in qualità di semplici visitatori, per il puro piacere di conoscere altri produttori, di salutare vecchi amici, di apprezzare realtà nuove e a noi finora sconosciute: come smepre a Golosaria si è messo al centro il Gusto, creando quel meraviglioso intreccio tra prodotti alimentari, uomini che lavorano, storie che non si vedeno, ragazzi che non perdono la speranza e anzi ritornano alla vita… E proprio da qui parte il nostro breve reportage, volutamente senza fotografi e interviste, per cercare di far parlare cuore ed emozioni: si, ci sono state anche quelle, nel vedere ad esempio numerosi prodotti gastronomici nello spazio riservato alle opere sociali, quindi prodotti da ragazzi e ragazze che si stanno riappropriando della vita, lavorando il latte da cui nascono i superlativi caci della Comunità di San Patrignano, o il golosissimo panettone realizzato all’interno del carcere di Padova, o le uova delle quaglie di quello di Opera (MI), e ancora il caffè delle Vallette di Torino, la birra e il cioccolato dei ragazzi della Piazza dei Mestieri (i padroni di casa, per l’occasione!), il vino e le confetture dell’immenso Fausto Andi e dei ragazzi down della sua cooperativa Fuori dalla Mischia…. E ci scusiamo se ne abbiamo dimenticato qualcuno!! E poi l’area destinata a produttori e bottegai, tra cui citiamo, sempre sperando di non far torti e gaffe, gli amici dell’Antica Torrefazione di Carmagnola e Mirella della menta di Pancalieri, gli straordinari canestrelli di un interessante panificio di Condove, lo speck Bertolin di Arnad che nulla deve invidiare all’originale altoatesino, il Montanaro di Zocca (MO) con le sue tigelle e un Parmigiano Reggiano stagionato 30 mesi davvero “da lacrima”, l’arte casearia valsesiana de La Truna di Campertogno (VC), i formaggi di fossa di sua maestà Vittorio Beltrami – al secolo “il poeta contadino”, nell’occasione rappresentato dalla carinissima figlia Cristiana, le sfiziosità sottovetro dell’azienda Surianolii che trasforma l’oro di Calabria (ovvero peperoncino e cipolla rosa di Tropea!!), il norcino marchigiano con le sua salsicce di pura pecora, Colapietro con la Ventricina di Guilmi, la pasta dell’amico trentino Felicetti…. E lascaiteci citare a parte Augusto e Luana della Bottega della Strega di Triora, negozio che a noi corsari sta particolarmente a cuore, che hanno presentato l’olio nuovo di sole olive taggiasche e le meravigliose cubaite, antesignane del più classico dei torroni, ma realizzate assolutamente senza zucchero, solo con miele delle Alpi Marittime!! E che dire ancora dei piemontesi presenti solo ieri, tra cui la Cascina Capello con i ravioli e il salame di gallina bionda di Villanova, l’olio di nocciola Parriani, i caprini del grandissimo Mauro Albertini di Netro (BI), e naturalmente Paolo Frola, “animale da palcoscenico” come pochi, medico condotto di Rocchetta Tanaro, cantautore e pure produttore di mostarde che parlano da sole, quelle che non mancavano mai sulla tavola di un certo Giacomo Bologna… Insomma, un trionfo di gusto e sapori, ma sempre metetndo bene in risalto la storia, gli uomini e le famiglie che sono dietro ogni leccornia lì presentata!! E ce ne sarebbe ancora da dire sull’area lounge che proponeva i piatti con la De.Co., i talk-show, il concerto gospel di sabato sera, i convegni con autorevoli e preziosi interventi, le superlative degusatzioni guidate da Paola Gula e Gionata Venesio, oltre naturalmente alla sala strapiena per la presentazione della Guida Critica&Golosa di Paolo Massobrio e Marco Gatti! Tutto questo è Golosaria, anzi forse molto altro che non si può raccontare, perchè si può solo vivere: appuntamento in Monferrato, a marzo 2009, per la prossima edizione; e chi nell’occasione verrà a trovare i Corsari del Gusto, beh (è una promessa!) ne vedrà delle belle!