Corsari del Gusto®

liberi pensieri di un contadino della provincia di Cuneo e dei suoi amici

Città del gusto e dalla salute (di chi?)

“Un Anello per domarli, un Anello per trovarli, un Anello per ghermirli e nel buio incatenarli”

La conquista dell’Expo passa anche dai tormentati Mercati generali di via Lombroso. Si chiamerà ‘Città del gusto e della salute’ il distretto del buon cibo nell’era slow food che nascerà su 132mila metri quadrati dove c’era il pubblico macello. Costerà circa 140 milioni di euro, previsti tre anni di lavori con apertura entro la fine del 2011. È uno degli assi che Letizia Moratti vuole giocarsi per vincere l’Esposizione universale del 2015. Ma è anche un progetto che «si farà comunque», anche se l’Expo non sarà assegnata a Milano, assicura l’assessore alle Attività produttive Tiziana Maiolo. E dovrà servire, aggiunge il presidente di Sogemi Roberto Predolin, ad «avere finalmente i soldi per la ristrutturazione delle nostre strutture». Che i Mercati generali, a partire dall’Ortomercato finito più volte nella bufera, abbiano bisogno di un risanamento anche strutturale è noto da tempo. ( Fonte )


Ancora megastore del gusto?
Ammazza…oooh!
Ma questi vogliono proprio farmi lavorare!
(By Corsaro)

4 Commenti »

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4 Risposte a “Città del gusto e dalla salute (di chi?)”

  1. 1

    Luca Ripellino dice:

    Tutto bono, pulito e giusto, e ora pure dappertutto!!! Il massimo, d’ora in avanti si mangerà bene e sano ovunque… e chissà che anche McDò non si converta al tipico!!

  2. 2

    marzia dice:

    mi pare di aver sentito che in Inghilterra McD stia già facendo qualcosa di simile…

    (ancora grazie per la visita turistica e la chiacchierata dal vivo, Corsaro!)

  3. 3

    Corsaro dice:

    Grazie a te! Sei una persona vera con cui parlare ha un senso. Comunque non abbandoniamo l’idea di organizzare un pranzo, con agnello, tra le montagne. Qualsiasi cosa fatta tra e per le montagne è cosa giusta.

  4. 4

    Luca Ripellino dice:

    Esatto Marzia, ci sarò senz’altro anch’io, e ci contiamo molto, sarebbe bello riuscire a dimostrare che si può mangiare (e bene!) carne di agnello nostrano, allevato come tu sai, senza dover prendere quelli che arrivano surgelati da chissà dove… E nell’organizzazione dell’evento, il tuo apporto Marzia sarà fondamentale, oltrechè sovversivo!! Luca

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