Corsari del Gusto®

liberi pensieri di un contadino della provincia di Cuneo e dei suoi amici

E.Raspelli: corsaro del gusto per "honoris causa"

” Che ne pensa, dott. Raspelli, della educazione al gusto fatta nelle scuole elementari?”

” Bello bello, ma credo che a scuola si debba imparare prima la grammatica!”

Ieri sera ho scoperto tardi (peccato) che il sommo Raspelli era ospite illustre in una interessante trasmissione, dal titolo EXTRA, su una TV privata in perfetta sintonia con il motto “pensare locale agire globale” (roba da lenti…)
Ho ascoltato le battute finali e una delle più significative l’ho riportata a inizio post.
Finalmente qualcuno, dei grandi, che osa dare il giusto significato e la giusta collocazione a questa storia dell’educazione al gusto: basta! Un pò di moderazione perfavore!
Lasciateli stare i bambini!
Fateli studiare la grammatica mangiando un semplice pane e salame o una mela.
Anche studiare calligrafia aggiungo, modestamente, io!
Che imparino a scrivere bene, non come delle galline!
Tutti educati, puliti e perfettini: nessuno in trincea tutti con le chiappe al sicuro.
Tutti allevati a vivere universi paralleli fatti di suite a 8000 euro per notte, spuntini da 400 euro al colpo, ad odiare le mosche ed avere orrore per i buchi nella tovaglia! No grazie! (…dai VG non ti arrabbiare, pensa che avresti potuto vedermi dal vivo al pranzo dei Sovversivi. Ti è andata bene!)
Poi il sommo Raspelli ironizzava sulle querele ricevute negli anni di attività.
Tutte cause vinte ma non per non avere comesso il fatto, anzi!
Commesso si! Ma a regola d’arte.
In piena onestà e cognizione di causa.
Ha ironizzato anche sul girone dantesco, che lo attende.
Prima del girone dei golosi quello dei vanitosi, per almeno 1000 anni.
Qui non sono tanto daccordo, non se la “tiri ” troppo monsù Raspelli, faccia un giro nel web, altro che vanitosi!
Qui siamo tutti matti e convinti: ci autocelebriamo, viviamo vite parallele fatte di ansiose ricerche per materiale da blog, , ci raccontiamo nei minimi particolari, ci insultiamo, ci scusiamo., ci fotografiamo e filmiamo (pornogastrografia).
C’è anche qualcuno, come il sottoscritto, che crede di essere un grande giornalaio!
Roba da mat!
Altro che vanitosi!
Lei è all’acqua di rose!
Menzione speciale ad un altro ospite: lo chef, vestito da chef con il cappellone bianco.
Uno chef, la quale stazza è sicura garanzia che la sua cucina è BONA!
Un omone che non solo sa il fatto suo ma è anche simpatico e sornione: faceva la vocina, come avesse respirato l’elio, e gli occhi piccoli quando si domandava come fanno, cerrrti colleghi, ad aprire i locali alle ore 11.00.
Ha ha ha !
Ma come si faaaaaa cucinare la finanziera iniziando alle ore 11.00 del mattino?
Magari aprono il locale per cena! (ih ih ih)
L’omone in questione è Mario Albano, patron della Cà Mia di Moncalieri (TO) e fondatore della accademia dlagnòlot.
Andrò sicuramente a trovarlo, lo voglio nella guida del Corsaro!
(by Corsaro)
PS: Attenti al lupo riprenderà in maggio. (vedi)

4 Commenti »

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4 Risposte a “E.Raspelli: corsaro del gusto per "honoris causa"”

  1. 1

    marzia dice:

    sono i genitori che bisogna educare… perchè alla fine sono loro a preparare (riscaldare??) i pasti per i loro bambini. (il corsaro no, lui mette su l’acqua per la pasta ;-)) !!)
    alle elementari insegnamo loro a far di conto, a scrivere, a leggere… con me (e non è preistoria, sono solo agli inizi deli -enta) hanno iniziato dalle cornicette da colorare, e non mi hanno turbato la psiche. a mangiare la mela del nostro frutteto (quella magari guasta, perchè quelle sane si vendevano ai clienti) hanno insegnato la nonna e la mamma. ho superato anche lo scoglio di difendere i miei “ramassin sec” contro le merendine confezionate dei compagni di banco. anzi, alla fine venivano a chiedermi di fare uno scambio.

  2. 2

    liborio dice:

    Condivido Marzia andrebbero educati i genitori a fare i genitori (scusa il gioco di parole) e uno di questi compiti dovrebbe essere l’educazione alimentare.

    Ha ragione Raspelli, la scuola deve insegnare la grammatica, ma un’infarinatura di educazione alimentare non guasterebbe, anche perchè i bambini non mangiano più panini col salame ma merendine industriali :-(((

  3. 3

    Corsaro dice:

    Sono i genitori che dovrebbero educare, se sono stati educati a suo tempo!
    Certo che se sono figli di quattro salti in padella…
    E poi bisogna anche pensare i casi dove, per un motivo o per l’altro i genitori non ci sono o non possono o chi lo sa…
    Necessariamente la scuola deve intervenire anche nel gusto, con l’educazione al gusto, ma! C’è un ma. Con moderazione, naturalezza e con operatori senza conflitti di interessi, senza prodottini buonini in tasca sennò questo sistema, a casa mia, si chiama propaganda e lavaggio del cervello.

  4. 4

    Luca Ripellino dice:

    Gran bel pezzo!! Chissà se mi capiterà l’occasione di conoscere di persona Raspelli, ne sarei onorato… Luca

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