Notizie dal fronte (agricolo)
Pubblicato da Corsaro
Prendono forma le linee guida per la coesistenza di agricoltura biologica, convenzionale e transgenica. Presto un decreto?
No! Tutto fermo.
La battaglia del mais-tech: da una parte lo schierameto NO Ogm, che vede tra le sue fila sindacati ed associazione agricole varie, tutti insieme per proteggere 195 specialità alimentari italiane, dall’altra, PRO OGM, Confagricoltura, grandi allevamenti ed aziende a carattere cerealicolo estensivo (La Stampa 23/01/2010).
La conferenza Stato Regioni di giovedì 21/01/2010 ha deciso di rinviare la stesura del decreto-guida per cui la situazione rimane ferma con le attuali disposizioni: si importa l’ogm ma non si coltiva.
Dalla tavola rotonda, organizzata dall’Aires e varie sigle coinvolte nella filiera maidicola italiana, emerge la necessità di dovere aumentare le produzioni, come unica ricetta per potere essere competitivi con il mercato estero. Aumentare le produzioni inserendo le cosidette “tecnologie negate” , caratteri Ogm, germoplasma e insetticidi sistematici. Ma anche il clima ha la sua colpa sulle oscillazioni dei prezzi, per cui, si insiste anche sulla costituzione di una scorta strategica (12 milioni di tonnellate) che funga da ammortizzatore in annate di scarsa produzione.
Mariann Fischer Boel non vuole distruggere l’agricoltura europea! “Sono i media, una vera macchinazione, pura fantasia.” Con un articolo di fuoco, il Commissario europeo all’agricoltura ed allo sviluppo rurale, Mariann Fischer Boel, spiega le sue ragioni e le sue strategie: “Health Check”, per monitorare lo stato di salute della PAC agricola.
Il decreto condizionalità 2010, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana contiene, tra le tante novità, una norma per la verifica delle autorizzazioni dell’utilizzo delle acque per fini irrigui.
Buon lavoro! (By Corsaro)
8 Commenti »
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marzia dice:
Pubblicato il 25 01 2010 alle 09:09
si importa, ma non si coltiva????
la solita soluzione all’italiana!
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Aldo dice:
Pubblicato il 25 01 2010 alle 10:27
Nelle linee guida sembra che si decideranno le zone vocate per le coltivazioni ogm, convenzionali e biologiche. Sapete dirci qualcosa su questo argomento?
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Corsaro dice:
Pubblicato il 25 01 2010 alle 14:21
Visto che non sono state scritte spiegaci dove hai potuto leggere quaesta cosa.
4
Aldo dice:
Pubblicato il 25 01 2010 alle 14:36
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Aldo dice:
Pubblicato il 25 01 2010 alle 16:55
nel commento sopra ho messo il pdf con le linne guida ma non appare. Vi mando una email.
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amici dice:
Pubblicato il 25 01 2010 alle 17:36
sbaglio o un tempo eri più cattivo? Leggi e rinfrescati la memoria:
http://www.corsaridelgusto.it/?p=75
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Corsaro dice:
Pubblicato il 25 01 2010 alle 18:16
@ Aldo grazie, sono 46 pagine!! Leggo con calma e ci sentiamo sul blog.
per gli amici non ho nulla da dire. Ho cambiato il titolo del post, va meglio?
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Corsaro dice:
Pubblicato il 26 01 2010 alle 21:21
Mi hai mandato le linee guida relative all’anno 2007. Ma poco cambia! Bizzarro, con sprazzi di deliro di onnipotenza, non c’è che dire: un prodotto da sforzo intenso!
Curioso sarebbe capire che fine fa un bovero peones come me, che coltiva con metodo bios, circondato da convenzionali, tendenzialmente portati (perchè costretti) all’ogm.
Devo sparire?