Corsari del Gusto®

liberi pensieri di un contadino della provincia di Cuneo e dei suoi amici

Riflessioni e conclusioni

Sia chiaro che io non ritengo l’agroindustria un male. Come non ritengo che l’idea della globalizzazione sia sbagliata. Sono certi personaggi malvagi che si annidano in questi settori speculando e facendosi scudo dei deboli, degli ipocriti e degli arrivisti (sono pedine) che rovinano tutto. Il concetto di mondo globale lo hanno ridotto alla possibilità di mangiare pomodori tutto l’anno? Ma stiamo scherzando? Questo è puro, stolto, vergognoso, materiale arrivismo. Becero commercio senza freni inibitori. E se uno pretende di mangiare solo pomodori  stagionali di casa sua diventa un nostalgico nazionalista? Sentirsi parte del mondo è l’idea di fondo del pensiero globale! Mettere a disposizione le capacità del mondo cosidetto avanzato per aiutare i tre quarti di mondo disagiato nella ricerca di un proprio equilibrio e benessere (da secoli ma…invano). Questa è la mia idea di mondo globale, me ne frego del pomodoro d’inverno.

L’agroindustria può giocare un ruolo fondamentale in questo mondo dove c’è qualcuno che lavora i campi ancora con i buoi e muore di fame mentre dall’altra parte del mondo ci sono io, contadino italiano, superattrezzato che produco grandi quantità di materie  prime che, però, sono sottopagate e in mano alle lobby. L’agroindustria credo che debbe fare qualche mea culpa, qualche passo indietro e rivedere certe scelte e  la dimensione, ridicola, della fetta di torta che ha riservato, in paga, agli allevatori che tiene in pugno.  Fare filiera, con i contratti di soccida, non significa schiavizzare contadini e allevatori. Dovevo fare qualche foto ai megasuv che c’erano nel parcheggio del MIAC, in occasione del convegno, sicuramente non dei manovali. L’agroindustria deve impegnarsi nelle innovazioni, nelle fonti alternative, non criticare la UE per la nuova norma sui liquami zootecnici  ( E’ del 1991! Altro che nuova…) che ne limita l’utilizzo per proteggere le falde, per proteggere l’ambiente. Si deve impegnare nel sociale, perchè è colonna portante della società. Lasci stare le mucche blu e le foto bucoliche. Sia niente altro quello che è, perchè non tutti gli agricoltori possono darsi agli allevamenti rurali, al biologico e alla agricoltura estensiva. C’è chi fa numeri, grandi aziende e tanto prodotto. Ci vuole anche questo. Ma ci vuole “l’uomo” dietro tutto questo, non il culo pallido! CI VOLEVA UN SINDACATO CHE FACESSE DA TRAMITE LEALMENTE TRA IL MONDO CONTADINO E L’AGROINDUSTRIA. CI VOLEVA…(By Corsaro)

5 Commenti »

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5 Risposte a “Riflessioni e conclusioni”

  1. 1

    G.T.Agricoltori dice:

    Giusto…..questione di persone!!!
    Mi sto accorgendo sempre di più che è questione di persone!!!

  2. 2

    maristaurru dice:

    Sei grande , io tifo per gli agricoltori, ho visto troppi cedere per sfinimento la terra arraffata poi da costruttori o Grandi Aziende, diciamo. E ora, mettendomi dalla parte dei consumatori… vien da se che ancora una volta e di più… sto con gli agricoltori

    ciao
    Marista

  3. 3

    Corsaro dice:

    Ciao Marista.
    Ho sentito tuo marito (Federico L. dico bene?) per qualche rogna che ho avuto. Mi ha risposto, sto valutando che fare…

  4. 4

    marzia dice:

    di uomini ce ne sono ancora, ma… fino a quando?

  5. 5

    anonymus dice:

    E’ tutto calcolato pure la crisi economica di wall street, il crollo delle borse… Pensate cosa ha generato tutto ciò:
    1) soldi per le banche ed assicurazioni.
    2) soldi per l’industria che deve fare da volano (?)

    A noi rimane solo da piangere: un tempo avevamo un milione che, con l’euro, è diventato mezzo…poi con le varie crisi siamo a circa duecentomilalire.

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