Corsari del Gusto®

liberi pensieri di un contadino della provincia di Cuneo e dei suoi amici

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Incontri interessanti

Presso l’azienda Agricola Lo Puy, (clicca e leggi) di San Damiano Macra, Valle Maira, provincia di Cuneo, si stanno svolgendo settimanali incontri con temi veramente interessanti.

Conviti di AgriCultura 2011
(2° edizione)

 

 

Libere condivisioni di idee sul destino dell’agricoltura odierna.

Semplici conversazioni e letture da autori classici
e dalle Georgiche di Virgilio, intervallate da musica, filmati e esperienze del gusto.
tutti i MERCOLEDI’ di Luglio e Agosto
alle ore 19,30
presso La Chabrochanto
ingresso libero
per chi lo desidera seguirà cena conviviale a buffet
con i prodotti dell’Az.Agr. Lo Puy.
Per info Marta 339.3155848

6 Luglio                   Monocoltura e monocultura

                            13 Luglio                 L’igiene contro natura
                            20 Luglio                 “Il cibo sia la tua medicina
                            27 Luglio                  Il contadino chimico
                             3 agosto                  OGM, libera nos a fame
                            10 agosto                  Ripartiamo dal gusto
                            17 agosto                 “Dannoso è il lupo alle stalle
 
                            24 agosto                  Crescita PIL Vs equilibrio ecologico
 
                            31 agosto                  Tra cielo e terra
 
 

Peccato che la notizia mi sia giunta solo recentemente perchè i temi dei primi incontri erano senza dubbio “pane per i miei denti!”

Bravi, anzi, bravissimi i ragazzi di Lo Puy che con questa iniziativa dimostrano una sensibilità ed una competenza  non comune.

Qui niente Pornografia del Gusto, niente immagini, niente TV, niente proclami, niente esaltazioni, niente anfiteatri e niente guru in ciabatte.

Solo uno sambio di intelligenze, tra gente semplice.

Scusate se è poco!!

 

(By Corsaro)

 

Cascina Peschiera®, la vendita diretta

Ci siamo!

Dopo anni di pensa&ripensa, cosa faccio da grande, come sviluppiamo l’azienda, facciamo il macello, il laboratorio per fare i salami…ecco che qualcosa di semplicissimo ha preso vita: la bottega aziendale per la vendita diretta.

Macello e laboratorio per fare la trasformazione, per adesso, rimangono nel cassetto. Continuo a pensare che siano un investimento troppo oneroso per una azienda agricola che all’apparenza “riduce” la filiera produttiva ma, di fatto, si accolla tutti i passaggi (e relativi rischi di impresa/costi/investimenti) che nella filiera tradizionale (allavatore/macellatore/trasformatore/commerciante/distribuzione) si spalmano tra i diversi attori. Ma di questo ne parlerò in un post specifico che seguirà a breve.

Ci siamo perchè, finalmente, dopo un anno di duro lavoro, la bottega per la vendita diretta è operativa. Da vero agricolo fai-da-te ho realizzato, restaurando una porzione di vecchia stalla della azienda, un piccolo locale per potere vendere direttamente le mie produzioni.

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Nella foto sopra sono alle prese con il martello pneumatico per rimuovere la mangiatoia della stalla. Avevo iniziato senza martello pneumatico, armato di una mazza a manico lungo, ma, nonostante la volontà dura e pura, ho dovuto cedere: troppo tenace! Cemento di altri tempi!

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(La piglia di mattoni sulla destra della foto può essere di aiuto per  comprendere i lavori.)

Non sarà l’Hotel de Paris ma è semplice e funzionale alle mie esigenze. Qui sono in vendita i salumi di oca e di anatra Cascina Peschiera® (clicca), prodotti in collaborazione con il Salumificio Fenoglio (clicca). Il salame del Corsaro, quello di anatra mulard senza suino, i petti affumicati di anatra sono tutti esposti nel banco frigo e a disposizione dei ghiottoni che verranno in bottega.

E se poi mi dicono che leggono (assiduamente) il blog dei Corsari del Gusto…(By Corsaro)

Agriturismo La Masinà

Siamo al Pian della Mussa, val d’Ala, 1875 metri di altitudine  in provincia di Torino.  Per essere più precisi siamo nelle valli di Lanzo, Alpi Graie,  (Val Grande di Lanzo, Val d’Ala e valle di Viù);  zona compresa tra la Valle di Susa e le Valli del Canavese.

L’agriturismo La Masinà (clicca)  è una vecchia baita recuperata saggiamente senza che qualche geometra o archietetto delirante ci abbia messo lo zampino. L’ambiente è confortevole  luminoso e perfettamente integrato nella natura circostante.  Le foto sotto parla da sola! 

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Il fresco dei 1875 metri sono una benedizione per noi della piana costretti nella canicola e, sicuramente, stuzzica anche l’appetito.

In sala sei accolto da Elisa che sorridente (+1000 punti) ti racconta quello che c’è da mangiare e da bere. La nostra scelta cade su un assaggio di tutti gli antipasti e, come tradizione  e circostanza vuole, polenta che qui è proposta in tante versioni. La prendiamo con la salsiccia e…buon appetito!

Elisa è gentile perchè ci informa, ci racconta la vita di quei luoghi che a noi (io e la mia famiglia) nonostante si viva in campagna e in una provincia ad indirizzo agricolo, troviamo meravigliosa. Perchè?

Perchè, quei posti, sono rimasti incontaminati dalla febbre dell’oro, dal cemento, dallo spettacolo, dalle grandi opere e da tutto quello scempio urbano che,  negli ultimi 30,  anni ha infettato il nostro Paese. Una piaga!

Al Pian della Mussa, respirando l’aria, si percepisce l’odore di resina dei pini! Altro che il lezzo degli allevamenti intensivi, finti agricoli, che impestano la pianura! Qui con ORGOGLIO inviti il turista!

Però!

Noi, turisti di passaggio, siamo rimasti  estasiati da tale bellezze, compresa la strada che sala in valle: non certo una super strada!  Una strada stretta, con la ferrovia (complimenti alla architettura delle piccole stazioni) di fianco, che costringe a non facili evoluzioni quando si incontra qualche altro veivolo.  Per noi tutto questo è bello ma per chi ci deve vivere tutto l’anno rimane, forse, un problema…E’ chiaro che qualsiasi attività svolta non può contare sulla massa grassa e spendacciona della domenica! Ma VivaIddio che non è così! Vade retro culi pallidi della domenica!

Mi auguro veramente e di cuore che il sacrificio delle persone che ho conosciuto in questa occasione,  come i ragazzi dell’agriturismo La Masinà,  Elisa ed Ugo Tetti,  possa beneficiare del consenso di chi ama la natura e la rispetta in quanto Madre di tutti noi. Chi ama la natura non arretra se non trova tengenziali,  autostrade, centri commerciali o se non trova Mounsù Mac ****** ad ogni angolo… Anzi!

L’educazione al gusto ed al rispetto dell’ambiente, ahimè, rimangono valori sempre più eilitari quando dovrebbero essere di comune retaggio. Valori insegnati già dall’asilo! Su quest’ultimo pensiero facciano un mea culpa le varie lobby di potere che continuano a educare i nuovi virgulti alla nullità assoluta mascherata da “nuova civiltà globalizzata”. (By Corsaro, foto di Alessio Maronero)

Fermiamo il biogas, bioinganno e biospeculazione.

Dal blog RURALPINI del Professor Michele Corti:

 

Cosa ci fanno quattrocento persone stipate in una ex-bocciofila di un paese della bassa bolognese in un’afosa serata estiva? Saranno lì per la solita sagra penserete. Macché, sono lì attente per ascoltare una raffica di interventi – protrattisi sino all’una suonata – che parlano di biogas, di biomasse, di energie rinnovabili più o meno sostenibili, di procedure amministrative, di piani energetici ecc. ecc.  

Quattrocento persone riunite in assemblea in un comune di cinquemila abitanti sono tante pur tenendo conto che alcuni venivano da comuni limitrofi. Sono troppe per pensare che siano lì perché ‘punte sul vivo’, perché i progettati impianti sorgerebbero a ridosso delle loro abitazioni, sono troppe per liquidare il forte movimento di opposizione locale alla speculazione sull’energia da biomasse agricole come ‘sindrome Nimby’ ovvero come espressione di un moto egositico, pronto a dire NO a tutto (Nimby è l’acronimo di “not in my backyard”, ovvero “non nel mio cortile”). Chi pensa che i comitati anti centrali di Galliera siano espressione di ‘Nimby’ è del tutto fuori strada. Basterebbe a dimostrarlo la presenza di una grande discarica che Galliera ‘periferia dell’impero’ in quanto al confine con Ferrara, si è accollata a pro del resto della provincia.

 

Non è solo questione di ‘puzza’

 

Il fatto è che i comitati di Galliera e degli altri comuni non si sono mobilitati solo per la ‘puzza’ (come qualcuno riduttivamente e strumentalmente cerca di lasciare intendere) o per la prospettiva di possibili rischi per la salute e di vedere svalutato il valore immobiliare delle proprie case (per le quali magari si sta pagando ancora un mutuo. Se fosse così i Comitati raccoglierebbero l’adesione di molte meno persone. In realtà chi partecipa a questi comitati, alcuni sorti ad hoc, altri già esistenti come quello “Territorio e vita” di Galliera  si preoccupano anche dell’agricoltura locale, caratterizzata da produzioni pregiate, della salute della terra, di quella di chi avrà la sfortuna di vivere a pochi passi dalla ‘centrali’. Si contesta un modello di ‘soluzioni ecologiche’ non verificate, imposte dall’alto, con procedure poco trasparenti e un sistema che consente a società improvvisate (spesso ‘scatole cinesi’) di diventare operatori agroenergetici senza possedere terreni ma solo prendendoli in affitto da agricoltori che ricevolo ‘offerte che non si possono rifiutare’ ovvero fuori mercato.

 

(clicca e continua)

 

 

Il Professor Michele Corti (clicca se non conosci), con grande coraggio, affronta un tema scottante che interessa anche la mia provincia dove, ahimè, pochi ne parlano.

 

Anzi, nessuno ne parla con cognizione di causa ma se ne parla perchè “sulla carta” risolverebbe diversi problemi. Legittimerebbe anche i famigerati allevatori senza terra: vera rovina del mondo contadino.

 

Sentire che i lenti di slow food Cremonese si stanno muovendo (clicca), penso, che sia di buon auspicio: in Provinia di Cuneo c’è la sede principale! C’è il guru in persona!

 

Spero che si muova al più presto qualcosa! (By Corsaro)