Vulgus vult decipi, ergo decipiatur
Pubblicato da Corsaro
A Savigliano, provincia di Cuneo, l’amministrazione Comunale, la maggioranza, la minoranza e chi sta nella stanza dei bottoni hanno deciso che nei terreni agrari di prima e seconda classe si potrà costruire impianti/girasole di pannelli fotovoltaici. Impianti di max 200Kw sono stati definiti come reddito integrativo per l’azienda agricola. (LA STAMPA, pagine della provincia, domenica 27/12/2009)
La via per l’inferno è lastricata da buone intenzioni. (By Corsaro)
5 Commenti »
Puoi lasciare una risposta, oppure fare un trackback dal tuo sito.
1
marzia dice:
Pubblicato il 30 12 2009 alle 15:26
sì ai pannelli sui tetti delle stalle e capannoni, no nei terreni, di qualsiasi classe o sottoclasse di parli!
2
marzia dice:
Pubblicato il 30 12 2009 alle 15:27
…sopra era un “SI parli”, perdonate l’errore di battitura
3
Corsaro dice:
Pubblicato il 30 12 2009 alle 22:35
Dici bene ma, il Gatto e la Volpe, sono furbi e hanno studiato bene per confezionare il “pacchetto energia”.
Prima cosa è legare al progetto un finanziamento: sei fottuto in partenza.
4
marzia dice:
Pubblicato il 31 12 2009 alle 08:52
io ho messo pannelli sul tetto di casa
5
Corsaro dice:
Pubblicato il 31 12 2009 alle 15:38
http://iltassobarbasso.blogspot.com/2009/12/il-futuro-dei-pannelli-solari.html
Sui tetti dei fabbricati esistenti è un’ottima soluzione. Ma non è questo che contesto, anzi, credo che ogni persona di buon senso lo capisca senza sforzo. Comunque ci sono anche aree marginali che andrebbero valutate…
Contesto il fatto che non sia un \progetto\ ad ampio raggio. Che coinvolga un territorio: per esempio: Savigliano primo paese INDIPENDENTE per l’energia elettrica…
Tanti piccoli produttori, non faraoniche centrali in mano ai soliti PAPPONI.