Corsari del Gusto®

liberi pensieri di un contadino della provincia di Cuneo e dei suoi amici

Archivio per la categoria 'corsari incazzati'

Cacciatore? No imbecille!

Domenica. Anche per gli agricoli  dovrebbe essere un giorno di riposo, o di meno lavoro. Infatti alle 06,30 sonnecchiavo ancora in compagnia di qualche pensiero vagante. Nel dormiveglia un sparo ed una sequenza di spari mi desta completamente. Come una secchiata d’acqua in testa.  “E’ iniziata la guerra?”

Mi alzo, inciampo, vi vesto alla bene e meglio (come Pippo) e vado a vedere chi spara nell’aia. I miei cani, specie Shila, furiosi abbaiono verso i recinti delle oche.   Non era la guerra ma un cacciatore, a 5 metri dal recinto delle  oche.

Un cacciatore (all’anima di chi ti è muorto!) che, fregandosene in pieno delle regole e del buon senso che suggeriscono di non avvicinarsi a cascine e coltivazioni, stava “abbattendo” la sua preda. Avrà sparato una decina di colpi per abbattere DELLE QUAGLIE!  Robe da matti! Microscopiche quaglie! E non mollava! Nemmeno alla vista delle mie oche che, spaventate a morte, svolazzavano da ogni parte.

Spaventate anche dai suoi due cani: mentecatti come lui!

Ho dovuto intervenire, sparando i miei insulti, ad un personaggio deficiente, vergogna della sua categoria. Alle 14.00, telegiornale regionale RAI TRE, apprendo la notizia che due cacciatori si sono impallinati in seguito alla disputa sulla preda.   Cominciamo bene!

Qui, come in generale, il buon senso è proprio morto! (By Corsaro)

OGM: basta bugie!

Ma che palle!!!   Qualche bischero mi vuole serio! E vabbuò!

Dopo l’ennesima trasmissione sugli ogm, sui futuri pericoli derivanti dall’uso di tale tecnologia in campo alimentare (umano e zootecnico) mi sono veramente rotto i coglioni!

Possibile che nessun agricoltore si incazzi? Tutti a 90 gradi?

L’immagine che potete vedere sopra è quella di un cartellino di mangime zootecnico opportunatamente oscurato laddove i contenuti non sono rilevanti ai fini di questa discussione. Nei componenti potete leggere la presenza di SOIA GENETICAMENTE MODIFICATA. Oggi gran parte della soia (FARINA DI ESTRAZIONE) che viene infilata nei mangimi è GENETICAMENTE MODIFICATA!

Ricapitolando: L’industria e le sue lobby (quelle che già dal mattino presto, in TV, sono a cuocere, impastare, tagliare ed assaggiare)  strombazzano a destra e manca gli scenari apocalittici di un futuro in cui l’Homo-Frankestein dominerà l’Homo Sapiens, INVESTENDO (MA E FALSO!!)  NOI CONTADINI DEL POTERE DI FERMARE QUESTA TENDENZA, e poi, nei suoi mangimi, ci sbatte tale prodotto obbligandone l’uso perchè, di fatto, non esiste alternativa per chi lavora in certe filiere agroalimentari. A tal proposito voglio ricordare che in ITAGLIA non è consentito coltivare ogm ma è consentito importare granaglie derivanti da coltivazioni ogm.

Una legge fatta ad hoc, per gli amici degli amici?

Talmente gli ogm hanno già colonizzato il mondo che addirittura nelle coltivazioni BIOLOGICHE sono stati costretti ad accettare e certificare una minima percentuale di contaminzione.

ROBE DA MATTI!

L’Europa ha fatto a meno della soia per un mucchio di tempo infatti le prime coltivazioni risalgono al 1800 circa e allora? Allora si può fare a meno di utilizzarla negli alimenti per gli animali. Per crescere i miei animali non uso più soia da tempo, non solo per questi problemi,  ma anche per i problemi etici che ho già segnalato (clicca e leggi) e, scusate se è poco…Uso pisello proteico e fave, meno proteina, ma migliore assorbimento. Certo che la mia realtà non fa testo, sono un piccolo produttore, non appartengo alle filiere dell’agroindustria.

Vedere come vengono ingabbiate tante aziende agricole mi INDIGNA!

Noi agricoli dobbiamo svegliarci, alzarci e cominciare camminare ERETTI! (By Corsaro)

Ma che domande!

Non nascondo che durante questi gustosi eventi l’incontro con qualche bischero, nonostante i vari filtri,  è cosa certa. Ci sono due domande, o meglio considerazioni, rituali, che nelle occasioni di vendita diretta mezzo eventi del gusto mi vengono rivolte.

La prima considerazione, in seguito ad un assaggio,  è: ” buono! Non si direbbe oca!”  Qui, la considerazione, è bonaria, anzi, direi un modo goffo da parte del bipede degustatore di elevare l’oca al rango di animale commestibile, al pari di quelli che per lui rappresentano il cibo quotidiano. Chissà quali, non oso pensare, chissaperchè mi viene in mente crocchette, quattrosalti, similpolpette, della serie una botta e via!

L’altra considerazione è ben più grave e può anche  rappresentare, ahimè, lo stato di sonno generale che imperversa… 

“Ma Come, lei espone le foto delle sue oche e vicino i salami fatti con le loro carni. Non si vergogna?”

Ecco qui, in questa domanda-considerazione si tocca con mano la PORNOGRAFIA DEL GUSTO: il desiderio di immagine, superficiale, gustosa, golosa, succulenta e ghiotta di un cibo, immortalato da una photografia con reflex e grandangolare e…BASTA COSI’! Cioè, tutto ciò che è alla fonte della materia prima, specialmente quando animale, non si deve vedere. Qui non si discute se è giusto mangiare carne ma se è giusto mostrare gli animali sacrificati.

Facciamo un attimo di attenzione: questa è una regola precisa che viene applicata da parecchi produttori/commercianti di prodotti trasformati. Mai fotografie di animali, bastano capitolati e certificazioni di benessere animale. Ah si? IO NO! Le foto che espongo sono il mio modo, vero, di comunicare come i miei animali vivono in una condizione più vicino possibile a quella della loro natura. Niente lager alle loro spalle, niente imbuti, alimentazioni forzate, alchimie ed altre porcate simili. Me ne frego se ciò indigna, a me indigna ben altro, ad esempio i falsi moralisti santi di giorno, orchi di notte. Amici davanti, nemici alle spalle. AMICI DAVANTI, NEMICI ALLE SPALLE. Non piace? Passate avanti! (By Corsaro)

Andiamo al Circo

   AGGIORNAMENTO: Topo Gigio ha letto questo articolo e mi ha passato il link che porta al sito del Circo Medini, eccolo: CIRCO MEDINI .  Non ho resistito e da buon Corsaro mi sono impossessato di questa gif animata. Spero che non si arrabbi visto che ho citato la fonte…(15/01/09 By Corsaro)

Sabato 3 gennaio ho portato la mia famiglia al circo Medini che è di passaggio a Cuneo. Bellissimo! Più di una ora di risate, con il pagliaccio, di meraviglia, con mangiafuoco, di stupore, con le anaconde, i pitoni e i cammelli, di ammirazione con la brava Monica e le sue acrobazie alla fune e non solo. Non vi dico i bambini, per nulla intimoriti, dalle continue richieste di coinvolgimento da parte degli animatori. E non vi dico quel sapore di antico, di un mondo lontano, certo con le sue contraddizioni, embè?

Tradizione! Anche il circo lotta per il possesso della propria anima quindi anche il circo deve fare i conti con i perbenisti, puritani e culi pallidi vari che, vedendo un ipotetico bersaglio innucuo e privo di supporto di qualche lobby si scagliano gridando “allo scadalo, chiudiamo i circhi!” Infatti, oggi, mega articolone su LA STAMPA, pagine di Cuneo, dove L’ENPA, che comunque ammiro per ben altre battaglie, scaglia tuoni e fulmini su questo circo tirando fuori anche la storia del braccio mangiato da una tigre ad un signore, l’anno scorso. E vero ma, si sono dimenticati, di scrivere che il signore mise il braccio nella gabbia del felino, oltrepassando le barriere di protezione, LEGGI QUI. Come se uno mettesse la lingua in una presa di corrente e poi pretendesse il risarcimento dall’ Enel.

Mi sono veramente INCAZZATO! ( ih ih ih, ma va?)

Ma basta! Con tutti i problemi che ci sono, questa la trovo fuori luogo. E HO SCRITTO A LA STAMPA:

Sabato 3 gennaio 2009 sono stato al Circo Medini con la mia famiglia e sapete una cosa?

Ci siamo divertiti un sacco!

Mi spiace per chi, mossi da pruderie discutibili, cercano di gettare fango sull’antica tradizione circense.

Un grazie al Circo Medini che lotta per il possesso della propria anima e  per tramandare un mondo che sembra ormai lontano.  Ma da che? Dal nostro finto mondo di plastica? Dove il balordo trionfa dai processi più infamanti e ne esce, pulito, grazie a leggi truffaldine?

Ma dove vive l’ENPA? Non lo sa che gli animali per il Circo sono sacri? Lavorano e  portano reddito, per cui sono trattati con i guanti. Piuttosto invito il signor Marco Bravi (ENPA) a venirmi a trovare (chieda il mio indirizzo a questa redazione) sarò lieto di farle odorare i miasmi di allevamenti intensivi cui, ahimè, vivo vicino e che mi causano danni enormi alla MIA SALUTE, A QUELLA DEI MIEI FAMIGLIARI e alla mia azienda agricola rispettosa del territorio non per moda ma per tradizione.

Dentro questi  lager tutto bene? Non esiste sofferenza? Il signor Bravi invoca l’etica! Ma mi faccia il piacere, caro Signore, ripeto venga a trovarmi La porto di persona a vedere dove finisce l’etica con  certe persone che veramente usano gli animali per meri ed unici scopi commerciali fottendosene di leggi, regolamenti CEE e compagnia bella! Tutto questo con il benestare e l’indifferenza  cioè, il fare finta di non vedere,  di chi dovrebbe ma, chissà perché,  NON PUO’.

Non fate le vergini dai manti bianchi!

Ed ora apriamo il dibattito, ma prima date una occhiata qui, così ci rinfreschiamo le idee su cosa sia l’etica e su chi la calpesta nella maniera più vergognosa: l’INDIFFERENZA!  (By Corsaro)