Corsari del Gusto®

liberi pensieri di un contadino della provincia di Cuneo e dei suoi amici

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Benvenuti!

Nuova piattaforma e nuovo blog su dominio personale, quello che avevo per il sito dei corsari, ho aggiunto una nuova directory, caricato WP e il gioco è fatto. Il template è dello sviluppatore web freelance  Davide Del Monte (diploD) al quale porgo i ringraziamenti per essersi speso per alcune modifiche della (sua) versione originale. Per adesso va bene così, ma non vi nascondo che un template dedicato è in studio. Mi volevate meno rustico? Ora…

Ma non pensate che il tono allegro e cordiale persista più di tanto…Sono sempre più incazzato e schifato della immondizia e falsità  di questi tempi, della totale manipolazione delle reali condizioni in cui siamo costretti ad esistere. Ma ho una certezza: prima o poi i PALLONI GONFIATI esplodono.

Prepariamo gli ombrelli.

Comunicato

Savigliano 7-6-2008

Attenzione de “La STAMPA”
“Il Saviglianese”
“Il Corriere di Savigliano”
” direzione Tele Cupole”
“direzione Tele Granda”
Ed alle altre testate giornalistiche della provincia di Torino e Cuneo

COMUNICATO

Si svolgeranno venerdì 13 corrente mese ore 20,30 le elezioni del Consiglio direttivo e Collegio sindacale per il triennio 2008/11 dell’associazione produttori avicunicoli piemontesi, meglio conosciuta come ASPROAVIC presso l’Azienda Cascina Bricco di Carmagnola. Questa associazione è nata circa 20 anni fa sull’onda delle direttive CEE che vedevano di buon occhio (strano?) il formarsi delle ASPRO (associazioni-produttori). Una associazione fatta per difendere ed aiutare lo sviluppo di piccole aziende avicole o cunicole che da sole non avrebbero avuto vita facile dato l’avanzare delle logiche e del monopolio industriale. Tante cose ha fatto l’Asproavic, sia per il comparto cunicolo, valorizzazione e marchio Coniglio Grigio di Carmagnola, sia nel comparto avicolo con tutti i lavori fatti sulla Gallina Bionda, e sulla Bianca di Saluzzo (vedi sito: http://www.asproavic.com/). Ma una cosa è fondamentale: Il dott. Beppe Moriano (anima dell’asproavic) ha lavorato per i produttori, per difendere l’identità dei piccoli produttori.
In qualità di contadino e allevatore di oche ed anatre ho pensato di rientrare, candidandomi alle elezioni dei consiglieri, (ero già consigliere 20 anni fa) nella stanza dei bottoni di questa associazione. Tuttora sono solo un socio e mi avvalgo della consulenza e professionalità dei tecnici addetti ai controlli ma credo che un mio modesto parere nel gruppo dirigenziale, non possa che essere un bene comune.
Ho lavorato a testa bassa nel mio settore e sono uno dei pochi (forse l’unico, spero di no!) ad essere libero da vincoli o contratti di soccida con mangimisti; Posseggo animali miei di cui seguo tutta la filiera. Ho riportato l’oca all’attenzione che merita, sto lavorando per il recupero dell’antica razza “oca dei pascoli” (razza autoctona delle campagne piemontesi), ho in corso la costruzione di un macello CEE aziendale .Tutto questo senza nessun aiuto ma solo con le mie modeste forze e tantissima determinazione. Determinazione che mi è stata insegnata dalle generazioni di imprenditori che ho alle spalle, non da scuole di pensiero o da manie di ingordigia classiche della new generation dei rampanti faccendieri/finanzieri/consiglieri che forse, travestiti da benefattori, stanno creando un monopolio delle nostre attività agricole.
Mi sono fatto conoscere nel campo della enogastronomia grazie anche alla trasmissione televisiva Mela Verde condotta da Edoardo Raspelli, con il quale conservo un ottimo rapporto. Ho dato vita, insieme a stupende ed appassionate persone, al gruppo dei “Corsari del Gusto”: associazione di menti libere e consapevoli (in corso di registrazione) per la difesa dei consumatori e dei piccoli produttori (http://www.corsaridelgusto.it/). Mi sono sempre battuto a viso scoperto contro tutte le ingiustizie che purtroppo opprimono il mondo agricolo (e tutto l’indotto) della mia amata provincia Granda. Sono anche responsabile a livello provinciale dell’A.T.A. (Associazione Tutela Agricoltori) la cui dirigente Nazionale è l’ inossidabile Marina Lussiana , arcinota per le sue battaglie in difesa dei contadini.
Detto questo mi rimetto al volere degli elettori che, con il loro libero voto, hanno la possibilità di esprimere la loro preferenza.
Grazie.

Edoardo Bresciano
(Presidente Provinciale A.T.A.)

RISTORANTE OSTERIA ALPINO – CALCINERE INFERIORE

Sabato 05 Aprile 2008 ho constatato ancora una volta che muoversi in direzione opposta ai soliti luoghi stellati e riconosciuti in tutto il Mondo, spesso premia in termini di qualità – non sempre – prezzo e cortesia, molto più spesso.
Il budget è sempre quello dei 30 Euro che ormai sono la soglia in cui la qualità fa la differenza.
Questa volta è toccato all’OSTERIA RISTORANTE ALPINO di Clelia Carle a Paesana, Frazione Calcinere 40.
Trovarlo non è stato facile perchè la frazione è oltre Paesana, ma vi assicuro che vale la caccia al tesoro.
Se parcheggiate davanti al locale potrete leggere sul muro della casa antistante un divertente divieto di scorribande con auto, scritto con il lessico della metà del ‘900.
Il locale si definisce bene come Osteria, pulito senza fronzoli con quel tocco di piedimonte che dà il nome alla nostra splendida Regione.
All’entrata fa bella mostra di se un carrello dei formaggi che mi ha subito convinto che avrei saltato il secondo per tastarli.
Andando in ordine riassumo brevemente il mio menù, rimandando a prossime spedizioni l’assaggio degli altri numerosi piatti.
Antipasto: trippe al forno, ovvero le trippe in umido “del giorno prima” coperte di formaggio e pan grattato e passate in forno per farne la crosta.
Primo: risotto al vino bianco, mantecato con la toma….no scendo nei particolari, ma essendo un patito del riso dico solo che bisogna assaggiarlo, anche se personalmente lo avrei fatto cuocere meno, ma la cottura comune è quella che ci hanno portato.
Secondo – carrello dei formaggi: la scelta era ottima e variegata in particolare tra i formaggi della zona: Castelmagno stagionato, tomino di Melle fresco e stagionato…io ho preferito come al solito i più stagionati.
Dolce: cannolo al cioccolato bianco di Amedei, buono ma si poteva fare di meglio.
Grande presenza di spirito della Signora Clelia e di tutto lo staff, un premio praticolare al Cuoco Massimo (decimo Meridio)!!!!.

IL CIBO FRESCO E’ FRESCO DAVVERO?

Proprio in questi giorni in cui leggo sui blog corsari diverse opinioni sulla spesa a km zero, sull’acquisto consapevole e sull’importanza di consumare i cibi vicino a dove sono stati prodotti, ho ricevuto una lezione di ciò che significa “Pesce Fresco”.
Trovatomi ad Agrigento all’indomani delle tempeste pasquali, mi sono sentito dire dal cameriere di un locale che per cena non c’era altro pesce Fresco se non neonata (o gianchetti)e più precisamente: spaghetti con neonata e fittelle di neonata.
Da profano del Pesce Fresco, ma da gran estimatore della neonata, mi sono detto che andava bene lo stesso, ma contemporaneamente la mia faccia diceva…”bello raccontamela giusta….il pesce fresco arriva tutti i giorni a Milano e qui che siamo su un’isola tu mi dici che non ce l’hai???”. Proprio in quel momento il cameriere capito che aveva davanti a sè un mangiatore di pesce fresco e non di Pesce Fresco ha puntualizzato….”signore la tempesta degli ultimi giorni ha sconvolto il mare tanto che è qualche giorno che non disponiamo di pescato fresco, quindi non possiamo offrirle altro che la neonata, speriamno nei prossimi giorni.”.
Incassata la lezione ho fatto una scorpacciata di gianchetti che mi rimarrà impressa tanto quanto l’umiltà e l’orgoglio siciliano di quel cameriere che mi ha insegnato cosa significa Pesce Fresco.